Coperta Blog Tour terre di Po e dei Gonzaga
Terre di Po e dei Gonzaga

Terre di Po e dei Gonzaga: tante esperienze tra sport, gioco e cultura adatte a tutti nella bassa reggiana.

Le Terre di Po e dei Gonzaga, rappresentano l’unione di otto comuni vicini al grande fiume Po: Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Poviglio, Luzzara, Novellara, Reggiolo, alcuni di questi, protagonisti delle molteplici esperienze facenti parte del blog tour #Enjoybassa al quale ho partecipato e che vado a descrivervi in questo mio articolo.

Inutile dire, e chi mi segue da un po’ conosce la mia passione per queste terre che mutano ma allo stesso tempo mantengono immutati molti dei loro caratteristici tratti, che sono sempre molto contenta di conoscere aspetti nuovi di questo piccolo mondo fatto di acqua, nebbia, pioppi, palazzi signorili…

Luoghi nei quali vieni accolto da persone cordiali che hanno mantenuto un atteggiamento solidale e gentile, persone semplici e come diceva Berengo Gardin, fotografo di fama internazionale, persone che si fanno fotografare senza problemi…

Lascio continuare chi di voi ama la bassa reggiana quanto me.

Non mi dilungherò nello spiegare cultura e storia che troverete in alcuni dei miei articoli dedicati a Gualtieri e Brescello, vorrei invece raccontarvi dell’aspetto più sportivo e giocoso che la bassa può offrire ai singoli individui come me e alle famiglie.

In due giorni di permanenza nelle Terre dei Gonzaga ho provato le seguenti esperienze:

  • Escursione in Canoa e pranzo al casa sospesa “Il Grifo”
  • Viaggio in Barca con River Passion
  • Passeggiata nelle Valli di Novellara e Reggiolo
  • Pranzo al Parco dell’Olmo e caccia al tesoro social
  • Realizzazione dei percorsi del Parco Avventura di Luzzara

Giorno 1: Terre di Po e dei Gonzaga, esperienze sull’acqua del grande fiume Po.

Canoa Terre di Po e dei Gonzaga

Navigare sul grande fiume è sicuramente un modo lento e immersivo di connettersi con la vera natura della bassa e con il suo protagonista più silenzioso e magnifico, il grande fiume Po.

Il turismo fluviale infatti sta prendendo sempre più piede in questi anni e chiaramente il buon livello di acqua nel fiume ne favorisce l’esecuzione.

Escursione in Canoa:

Nel Blog tour Enjoy Bassa sono stata insieme ad altri colleghi blogger istruita a navigare in un tratto di Golena con la canoa canadese da Andrea Fiaccadori, guida ambientale autoctona e grande conoscitore del territorio.

Conducendoci in questa porzione di fiume che costeggia “l’isola degli internati”, Andrea ce ne ha illustrato le caratteristiche, ci ha spiegato com’era il fiume negli anni del dopoguerra e com’è diventato ai giorni nostri, ci ha accennato alla grande industria legata al commercio dei pioppi e tanto altro.

Oltre alla bella sensazione e alla semplicità nel condurre la canoa, io assolutamente consiglio questa esperienza guidata e narrata, tutte le info le trovate sulla pagina vivilabassa.

Durante la navigazione siamo attraccati per una veloce pausa pranzo, presso una delle sempre suggestive “Case sospese” sulle palafitte.

Io le conoscevo già e ne ho spiegato le caratteristiche in un mio articolo dove racconto anche la storia dell’Isola degli internati, ma i miei colleghi blogger ne sono rimasti colpiti, anche l’erbazzone ha fatto un buon successo però.

Nel tragitto di ritorno Andrea ci ha portati all’intersezione del fiume Po, non siamo andati oltre perché le correnti sarebbero state ingestibili per dei navigatori in erba come noi, ma il fiume Po ci ha attesi per essere ampiamente navigato nella seconda tappa.

Giro in barca con River Passion:

Eccoci qui a Boretto, la seconda tappa della giornata con un “Caronte” d’eccezione, Stefano di River Passion, che ci ha guidato per circa 1 ora sulla sua imbarcazione fluviale dal nome Nina.

Una bella esperienza narrata sapientemente da un altro personaggio amante del grande fiume, del quale ci ha raccontato tanti aspetti interessanti, come quello del Ponte di barche che anticamente collegava le due rive del fiume ed era considerato un metodo molto più economico di passaggio rispetto ai classici ponti in cemento.

Abbiamo anche attraccato su di una spiaggetta chiamata “isola del peccato” difficilmente raggiungibile a piedi e molto vicina al confine lombardo di Dosolo.

Stefano ci ha elencato le tante attività e tour possibili con le imbarcazioni River Passion, sul sito potete trovare diversi pacchetti anche per gli amanti della pesca della bicicletta e naturalmente del buon cibo.

Il River Passion si trova in via Argine 15 a Boretto (RE).

Molto interessante da segnalare se avete tempo la visita al PO432, il Museo Cantiere del Po, della navigazione interna e del governo delle acque.

Abbiamo lasciato Boretto per dirigersi al delizioso Bed and Breakfast “la Spingarda” che merita una menzione speciale soprattutto  per la gentile e dolce proprietaria, Cinzia.

Quest’ultima il secondo giorno a colazione ci ha raccontato molti aneddoti legati all’origine del nome “Spingarda” (un cannone utilizzato per la caccia alle anatre).

Il Bed and Breakfast è collocato all’interno di una corte, sembra di entrare in un piccolo borgo separato dal centro del paese.

La sala colazioni e l’ingresso mostrano un arredo che è un misto tra il rustico, con le travi in legno a vista e il moderno, con divani e lampade di design e scalinata in ferro che porta alle camere del secondo piano.

L’interno delle camere da letto è molto ampio e spazioso dai toni pastello, gli arredi ricordano lo stile shabby chic, la tranquillità è un elemento caratteristico della struttura,.

Ma non posso tralasciare di dirvi che in questo luogo pernotta abitualmente il grande fotografo Berengo Gardin durante i soggiorni in questo angolo di mondo, diventato amico di Cinzia.

Quest’ultima essendo appassionata del proprio paese che purtroppo non ho avuto modo di visitare, ci ha rivelato che ha conosciuto Zavattini e il padre possiede diversi dipinti di Ghizzardi, io non me ne sarei più andata via, completamente rapita dai racconti di Cinzia.

Il Bed and Breakfast la Spingarda si trova in pieno centro storico a Luzzara, in via Dalai 19.

La sera del primo giorno abbiamo cenato in un ristorante tipico di Gualtieri, la Lumira, dove abbiamo pasteggiato a suon di tortelli, lambrusco e gnocco fritto.

Giorno 2: Terre di Po e dei Gonzaga, tra valli,  un parco fiabesco e un parco avventura.

Sentiero CAI 608 – Don Candido Bizzarri:

Il secondo giorno all’insegna dell’avventura è iniziato con una bella camminata a piedi nelle Valli di Novellara e Reggiolo sul sentiero Cai 608.

Terre di Po e dei Gonzaga Valli

Ad accompagnarci in una passeggiata di circa un’ora è stato il bravo Andrea, ci ha narrato la storia di una terra ricca di chiuse o chiaviche (casettine con sistema di apertura e chiusura idrica per l’irrigazione dei campi da Novellara fino a Reggio Emilia).

Il sentiero Cai 608 è dedicato a Don Candido Bizzarri, compianto parroco di Novellara dal 1999 al 2012 che amava i monti e andare per i tranquilli sentieri sostenendo che osservare la natura fosse la prova inconfutabile dell’esistenza di Dio.

Abbiamo compiuto solo un piccolo tratto del tragitto della lunghezza totale di 10 Km e dalla conformazione particolare a 8.

Andrea ci ha fatto osservare tante specie di fiori e frutti tra i quali il prugnolo e quello che da me in collina viene chiamato cagnetto o marusticano, ma il cui nome originale è “Mirabolano”, una piccola prugna dolce e succosa.

Percorrendo il sentiero a piedi o in bicicletta è possibile anche avvistare gli aironi, si raccomanda di non raccogliere fiori e piante nel tragitto.

La partenza del sentiero segnalato dai cartelli è il Ponte del Pastore, raggiungibile facilmente da strada Valle, che dal centro di Novellara arriva in località Bernolda, in direzione dell’abitato di Reggiolo.

Dopo la camminata ci aspettava un luogo vicino a Guastalla nella località Sabbioni, che personalmente mi ha stregata, un luogo fiabesco, un “Eco Parco” realizzato dal nulla e utiizzato anche per laboratori didattici e per meravigliare i grandi rimasti un po’ bambini come me.

Terre di Po e dei Gonzaga Valli e chiuse

Parco dell’Olmo:

Il Parco dell’Olmo è un Eco parco che si sviluppa lungo il corso di un ramo del Cavo Fiuma, in una lingua di terra acquistata dalla bonifica dal Sig. Giuseppe Cocconi, e costruito con l’idea di ricreare un luogo con un ecosistema proprio.

Un luogo ricco di piante, fiori, animali e strutture rurali che ricordano le case contadine, le rimesse e le stalle, con la funzione di fare riavvicinare le persone alla vita contadina.

L’Eco parco Olmo prende il nome dal piccolo borgo esistente tanti anni prima nello stesso punto, chiamato appunto Borghetto dell’Olmo.

Gessica la nipote di Giuseppe ci racconta dell’idea di ricreare l’atmosfera contadina di un tempo, con i vecchi mestieri organizzando una “Sagra” nella terza domenica di settembre, come anticamente si festeggiava nel borghetto.

Ogni angolo del parco è costruito con pietre recuperate e materiale che ha acquistato una seconda vita, tutti gli angoli lungo il tragitto hanno un nome di fantasia come ad esempio:

Il pozzo dei desideri con i foglietti buttati dalle persone che hanno realizzato il loro desiderio specchiandosi nella pozzanghera dell’angolo dei desideri, l’Arena, il ponte dei silenzi, il cancello dei sogni a ridosso del quale si portano i bambini a costruire gli acchiappa sogni e tanto altro.

L’Eco parco Olmo è aperto gratuitamente a chiunque voglia visitarlo, è inoltre possibile su richiesta effettuare un picnic sui suoi prati, o chiedere la possibilità di essere guidati in una suggestiva visita.

Perché come ribadisco sempre i luoghi se raccontati bene acquistano tutto un altro sapore.

Il parco si trova in via Sabbioni 4 a Guastalla (RE) e io ve lo straconsiglio!

Terza e ultima esperienza della giornata, per me la più tosta in assoluto ma comunque molto divertente quella del Parco avventura di Luzzara.

River Park Luzzara:

Terre di Po e dei Gonzaga Parco Avventura

Parco avventura con alberi secolari che fanno da colonne portanti a ben 5 tipologie di percorsi sospesi di diverse difficoltà.

I percorsi per ragazzi e adulti partono dal percorso verde per arrivare al più complesso percorso nero.

Per i più piccoli sono presenti due percorsi baby (giallo e arancione) di media difficoltà e un percorso Junior di difficoltà medio alta.

La mia esperienza si è fermata al percorso verde, ma mi riprometto di tentare un secondo giro, magari portando i miei nipoti prossimamente.

Se siete amanti dei parchi avventura oppure se non ne avete mai provato uno, potrebbe essere un modo simpatico per passare il fine settimana con la famiglia.

La permanenza all’interno del parco è di due ore i prezzi sono i seguenti:

  • bambini sotto ai 140 cm 12,00 euro
  • adulti sopra ai 140 cm 18,00 euro
  • area bimbi con gonfiabili 5,00 euro.

Sono previsti sconti per i residenti.

Il River Park si trova in viale Cesare Zavattini a Luzzara (RE).

La mia avventura termina qui è stato un grande piacere avere vissuto tante avventure in questa terra magica ed essere andati come dice la gente del posto “A PO”!

Ringrazio l’Unione Bassa reggiana e nello specifico Terre di Po e dei Gonzaga e Visit Emilia per avermi coinvolta in questo divertente e stimolante blog tour.

W la Bassa sempre!

Trovate tanti video e consigli di avventure emiliane anche nei miei canali social Facebook, Instagram e Pinterest.

Vi aspetto come sempre nei commenti.

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