Ducati Estensi di Reggio Emilia
progetti

Ducato Estense di Reggio Emilia: passeggiata alla piccola Versailles reggiana

Reggio Emilia anche in periferia presenta bellezze uniche, spesso sottovalutate e sconosciute, quello che più mi appassiona è raccontare la storia di queste bellezze, perché a tutti noi piacciono le belle storie si sa.

In questo quinto appuntamento con viaggi.cibo.Emilia vorrei deliziarvi facendovi conoscere i luoghi e i suggestivi e meravigliosi palazzi, nei quali i duchi d’Este amavano trascorrere la villeggiatura, appena fuori le porte della città.

Si perché gli estensi erano presenti anche a Reggio Emilia e appena fuori dalle porte cittadine avevano fatto costruire la loro “Piccola Versailles”, costituita da tre dimore principali di cui la più grande “La Reggia di Rivalta” versa però in brutte condizioni.

Ducato Estense di Reggio

Il fasto dei tempi antichi è ormai un vago ricordo, ma il Ministero per i beni e le attività culturali ha messo in atto un progetto di riqualificazione urbanistica legato agli splendidi e vasti giardini del Palazzo, che si dovrebbe concludere nel 2023 chiamato “Ducato Estense”.

Vi propongo di andare a fare una passeggiata per poter ammirare partendo dal centro della città, attraverso corso Garibaldi e via Umberto I, il grazioso parco del Crostolo anche detto “delle Caprette”, queste tre meraviglie che sono sicura vi incanteranno.

Nel mio articolo troverete il percorso che io consiglio di fare a piedi, in bicicletta e per i più pigri, oppure se non avete molto tempo a disposizione, potete raggiungere le dimore sia in autobus che in macchina.

Seguitemi si parte…

Palazzo Ducale: prima tappa delle delizie del Ducato Estense di Reggio Emilia

Via Umberto I e il suo suggestivo “stradone”, utilizzato fin dai tempi antichi per raggiungere la Reggia di Rivalta, fu costruito nel 1788.

Viale ampio, fiancheggiato da Pioppi e Gelsi,  assomiglia decisamente ad un bellissimo e spazioso viale francese.

Ed è da qui che partiamo oltrepassando il Ponte di San Pellegrino risalente anch’esso al 1788, immergendoci nel verde del parco del Crostolo, per raggiungere ciò che resta della bellissima residenza estiva degli estensi.

Tempo stimato a piedi 50 minuti circa, buona parte del tragitto, di facile percorrenza, avverrà in questo delizioso polmone verde della città, esteso per 600 ettari affiancando il torrente Crostolo, non a caso le residenze estive vennero costruite in questa posizione.

img presa da sito della provincia di Reggio Emilia

La vicinanza al Crostolo infatti poteva garantire una facile irrigazione alla moltitudine di giardini presenti a Palazzo.

Andando sempre dritto e costeggiando il torrente, ci troveremo sulla dx il grande parco, dove anticamente si trovavano i giardini del Palazzo Ducale, infondo al parco comparirà la facciata della Reggia.

Ma addentriamoci brevemente nella storia di questo Palazzo:

Il Principe Francesco III d’Este e la sua sposa la Duchessa Carlotta Aglae  d’Orléans fecero costruire la Reggia con l’intento di ricreare una “Piccola Versailles” reggiana.

Un luogo che con gli splendidi giardini segreti, i viali alberati, i parchi, le fontane, e le 350 statue più altre in terracotta, potesse ricordare la magnificenza parigina.

Il modello che si voleva imitare era anche quello della più vicina Reggia di Colorno situata nel parmense.

Il padre del principe, il Duca Rinaldo I d’Este nel 1722 commissionò da principio il lavoro all’architetto Giovanni Maria Ferraroni, al quale subentreranno, dopo il 1730, i fratelli Francesco e Giovan Battista Bolognini.

La costruzione del palazzo terminò nel 1733, prendeva un corpo principale, centrale, orientato in senso nord-sud e due ali laterali, perpendicolari in senso est-ovest, con torrioni angolari.

Il Palazzo visse il periodo di massimo splendore tra il 1740 ed il 1760, la movimentata vita sociale aristocratica non lascia molti ricordi di sé nei racconti sulle residenze, purtroppo!

Il decadimento della Reggia iniziò nel 1796 con la caduta del dominio estense.

Lasciata in uno stato di abbandono nel 1805 la municipalità la cedette al Demanio e successivamente venne in parte demolita.

Vederne anche solo la facciata posta a Sud fa pensare a quanto meraviglioso potesse essere partecipare ad un ballo o ad una cena al suo interno, nella cornice di uno sfondo ambientale ricco e invidiabile.

La Reggia di Rivalta può essere raggiungibile anche in Autobus: Bus n.5, 6, B344.

In macchina dovete tenere la strada statale SS63 che diventa via Martiri della Bettola direzione Rivalta, svoltare a sx all’altezza di Ovale store dopo 350 mt sarete arrivati.

Villa Corbelli: Seconda tappa delle Delizie del Ducato Estense di Reggio Emilia

Dalla Reggia di Rivalta passando a piedi o in bicicletta dal lato del parco che si affaccia sul torrente Crostolo, dopo 100 mt tenendo la sx sbuchiamo su via del Buracchione.

Proseguendo dritto per la stradina asfaltata arriviamo alla Vasca Corbelli, voltando a sx e poi dopo circa 100 m. a dx in via Cav.Lauro Ferrarini, dopo 500 m. davanti a noi compare Villa Corbelli.

Tempo di percorrenza a piedi 20 min. circa.

Costruzione di origine settecentesca, facente parte anch’essa del complesso delle Delizie estensi  fu comprata dal Duca Rinaldo per essere donata a Carlotta d’Orléans, moglie del figlio Francesco.

Restaurata da Orazio Batesi, servì per qualche anno ai due giovani coniugi come residenza estiva (1724-1729) in attesa che il Palazzo Ducale venisse ultimato.

La Villa è conosciuta dai reggiani anche con il nome di Villa di Rivaltella.

La residenza  presentava inoltre un ponte di Ghisa di pregevole fattura, del quale ad oggi rimangono solo i resti, costruito nel 1847 su progetto dell’Ing. Schlegel di Milano, per anni era stato l’unico collegamento tra Canali a Rivalta.

Fu bombardato durante la seconda guerra mondiale e crollò sotto il peso delle acque del Crostolo.

La vista di una foto del passato mostra lo splendore del ponte che conduce alla villa.

Villa Corbelli la si può raggiungere in macchina svoltando a sx dalla SS63 e imboccando via Gaetano Bedeschi che diventa poi via del Buracchione, svoltare poi a dx per via Cav. Lauro Ferrarini e dopo 500 m. circa sarete arrivati.

La Villa non è visitabile all’interno la si può ammirare da fuori, ad oggi è la sede dell’azienda agro-alimentare della Famiglia Ferrarini.

Villa d’Este: Terza tappa delle Delizie del Ducato Estense di Reggio Emilia

La spettacolare Villa d’Este fa anch’essa parte del sontuoso trittico voluto come già abbiamo detto dal Principe Francesco III e dalla consorte Carlotta Angle D’Orléans, l’intero complesso è anche conosciuto come Vasca Corbelli.

Vasca Corbelli Ducato Estense

I lavori di creazione, iniziarono nel 1733 sotto la direzione dei fratelli Bolognini, la vasca d’acqua che circonda l’attuale villa o Casino come abitualmente veniva chiamato, era destinata ad accogliere le acque provenienti dal torrente Crostolo.

Tali acque andavano ad alimentare tramite condutture sotterranee, tuttora esistenti, le fontane del giardino della Villa Ducale.

Gli interventi si conclusero tra il 1756 e il 57 con la costruzione sull’isola della Palazzina sopracitata, visitabile in rare occasioni, ma ancora in ottimo stato perché restaurata da famiglie di privati che l’hanno acquistata in seguito al decadimento della famiglia estense.

Il Torrente Crostolo collegato direttamente con Villa d’Este attraverso un canale sembrava essere l’unica via di accesso all’isolotto e alla villa stessa, che avveniva unicamente attraverso piccole imbarcazioni.

Le uniche tracce rimaste di tale accesso sono i resti del sistema delle chiuse.

Inoltre Il “Casino della Vasca” era noto anche con la denominazione di “Fuggi l’ozio” perché pare che gli ospiti del Duca estense e Francesco stesso si ritirassero sull’Isola per pescare.

Nel dopoguerra Villa d’Este fu resa accessibile anche via terra, venne creato un terrapiano con collegamento alla Strada Statale n.63, l’ingresso principale divenne quello sul lato Ovest con gradinata che porta direttamente all’atrio rettangolare del salone.

Ducato Estense villa

Numerosi sono i dipinti e gli affreschi aggiunti anche dopo l’acquisto della villa, da parte della famiglia Corbelli, avvenuto nel 1782 dal duca Ercole III.

L’attuale proprietario dell’intero complesso è ad oggi la famiglia Guatteri (Marastoni).

Con l’intento di inserire il giardino di Villa d’Este nei circuiti culturali cittadini, durante l’estate di questi ultimi anni il “Circolo culturale villa d’Este” ha promosso, rinnovandola di anno in anno, la rassegna Geografica: itinerari sui territori, con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Reggio Emilia.

Vi consiglio di arrivare sull’ isolotto a piedi dal Parco delle Caprette, appena arriverete potrete deliziare i sensi della vista, ammirando la Vasca e la Villa con gli splendidi cigni che nuotano placidi nell’acqua, e anche le papille gustative grazie al buonissimo gnocco fritto che potrete gustare nel circolo sportivo sorto vicino alla vasca.

Ad oggi infatti non troverete più gli ospiti del Duca a pescare ai bordi dell’isolotto, bensì anziani, ragazzi e famiglie con canna da pesca in bella mostra.

Villa d’Este può essere raggiungibile a piedi o in bicicletta, partendo da Villa Corbelli, situata in via Cav. Lauro Ferrarini e tornando indietro da dove si è venuti, arrivati all’incrocio si volta a sx in via del Buracchione e dopo 500 mt circa si svolta nuovamente a sx imboccando la stradina asfaltata che costeggia il lungo Crostolo per circa 2 Km, poi sarete arrivati.

Camminata della durata di 36 min. circa per un totale di 2,9 Km.

Se volete raggiungere la Vasca in macchina la Statale SS63 direzione Rivalta, vi porterà direttamente al parcheggio davanti alla Villa.

In Bus dovete prendere il n.5 fino a Rivalta Pep, poi il 5+per la vasca.

Spero che la “Piccola Versailles” reggiana vi sia piaciuta, è il momento di compiere un viaggio più lungo in direzione Bologna, andando a vedere dove ci porta Giulia

Giulia ci condurrà alla scoperta della sua Bologna inedita, potrete scoprire tanti luoghi e scorci dai quali ammirare la città, andate a scoprire la bella Bologna di Giulia qui.
Da Bologna andiamo a Modena a trovare Iole che ci racconta la storia di piazza Grande e della stupendo Duomo con Ghirlandina annessa, correte sul Blog.
Ed eccoci arrivati a Parma da Alice, la nostra amica ci porta all’interno di un luogo storico, se vi piacciono le antiche farmacie ricche di fascino e di cassetti andate a sbirciare nel suo blog

E se non conoscete ancora il nostro progetto potete andare a scoprirlo nella pagina del mio blog dedicata.

Vi chiediamo anche di segnalarci i vostri luoghi del cuore usando #viaggiciboemilia, siamo curiose di conoscere altre bellezze emiliane…

Forza che tra poco si riapre, l’estate ci attende con tanti luoghi da scoprire tutti emiliani…

Seguimi

2 commenti

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *