Valli di Comacchio in bicicletta: ciclovie adatte a tutti alla scoperta dei fenicotteri rosa.
Valli di Comacchio in bicicletta: due itinerari immersi nella natura selvaggia passando una piacevole domenica in compagnia dei fenicotteri rosa.
Nel mio articolo andrò a raccontarvi nel dettaglio il percorso più lungo di media difficoltà da me affrontato, ma vi darò molte info anche su un tratto più breve e meno difficoltoso da percorrere.
Inoltre sappiate che l’anello delle valli, in uno dei due percorsi più lunghi che vi descriverò contempla anche il passaggio dalla bella e piccola Venezia emiliana, Comacchio.
Vi dirò di più, anche per me che non pedalo quasi mai e che il giorno dopo avevo un male al sedere da paura è stata un’esperienza fattibile, se poi fatta con una bicicletta elettrica è ancora più semplice.
Il momento dell’anno migliore per compiere questa piccola ma bellissima traversata è sicuramente nei mesi di maggio, giugno oppure settembre e ottobre, quando non c’è tanto caldo né troppo freddo e le giornate si allungano.
Con il caldo afoso e le zanzare presenti in questi luoghi è sempre un po’meno piacevole perché non ci sono punti d’ombra lungo il tragitto.
Il percorso completo dell’anello è di 55 km, noi abbiamo fatto una piccola deviazione andando a mangiare in una trattoria molto particolare di cui vi parlo a fine capitolo e quindi in totale ne abbiamo percorsi circa 58.
Abbiamo noleggiato la bicicletta muscolare ad un prezzo molto onesto e questo ci ha permesso di arrivare in macchina con più scioltezza, anche perché se hai una panda senza portapacchi e siete tre persone va da sé che sarebbe stato complicato.
Penso che tornerò per esplorare meglio queste zone, andare a visitare il Parco del Delta, le sculture fatte con i tronchi e il vicino bosco della Mesola.
Info Tecniche:
Io naturalmente consiglio in base alla mia esperienza e al fatto che così facendo si può ottenere assistenza, di noleggiare la bicicletta.
Ci sono diversi punti noleggio, almeno uno in ogni lido nei dintorni di Comacchio.
Il nostro si trovava a Lido di Spina e abbiamo prenotato la bicicletta adatta alla nostra altezza con Deltaciclando, che ci ha indirizzato ad un noleggio convenzionato, Logonovo E-bike.
Il gestore ci ha dato vari consigli tra i quali quello di noleggiare una bicicletta elettrica, noi abbiamo optato per il modello City Trekking con cambio automatico.
Ci siamo trovate decisamente bene con Logonovo E-bike, il personale del noleggio ci ha dato una cartina plastificata da infilare nel manubrio, molto comoda da consultare, inoltre il prezzo di 18 euro per tutta la giornata ci è sembrato veramente onesto.
Per maggiori info consiglio di consultare il sito dedicato.
Consiglio inoltre se si effettua il percorso d’estate, oltre all’acqua e ad un cappello per il sole munitevi anche di spray antizanzara.
Seguitemi nei prossimi due percorsi e ricordate che state per affrontare uno dei tratti ciclopedonali più spettacolari d’Italia.
Valli di Comacchio in bicicletta: due ciclovie adatte a tutti.
Itinerario 1 partenza Lido di Spina (58 km):
L’anello con partenza Lido di Spina è stata una scelta obbligata, perché nel secondo itinerario della stessa lunghezza ma con due tratti in traghetto, il traghetto di San’Alberto non era ancora attivo, essendo partite a fine febbraio.
L’itinerario da noi scelto della lunghezza di 58 km prevedeva una piccola deviazione pranzo in un luogo molto folcloristico situato nel paese di Anita, trattasi dell’antica casa del Fascio ancora presente e adibita a ristorante.
Il tempo impiegato per l’anello è stato di 7 ore, ma abbiamo fatto almeno 2 ore di pausa tra pranzo e soste foto, quindi in 5 ore penso possa essere fattibile con brevi soste e buona gamba.
Ecco quindi spiegato il nostro viaggio per tappe:
Da Lido di Spina ci siamo dirette verso il viale degli Etruschi evitando la via Romea.
La strada dopo circa 4 Km ci porta alla stazione di Pesca Bellocchio da dove parte il suggestivo sentiero che da solo vale una gita in questi luoghi incontaminati, “l’Argine degli Angeli”.
Prima meraviglia del creato, questa striscia di terra lunga 5 km sospesa sull’acqua, rappresenta una straordinaria opportunità per immergersi nella natura, in un contesto ambientale unico e affascinante.
Ci troviamo in uno dei tratti ciclopedonali più spettacolari d’Italia.
E visto che la bellezza va preservata, la raccomandazione è sempre quella di non abbandonare i rifiuti lungo il tragitto, non campeggiare e non accendere fuochi in questo tratto di strada.
Nella traversata sono ammessi solo i pedoni, le biciclette e i cani al guinzaglio.
La ciclabile è soggetta a limitazioni orarie: dal 20/03 al 20/09 dalle 7:30 alle 20:00; dal 20/09 al 20/03 dalle 8:00 alle 17:00.
Dopo circa 30 minuti di pedalata potrete raggiungere l’argine del Reno, area che ricorda molto la Camargue francese e dove potrete finalmente avvistare i bellissimi fenicotteri rosa, ci troviamo vicino alla penisola di Boscoforte.
Premunitevi di binocolo se volete vederli da vicino!
Per recarci da Anita all’incrocio evidenziato dai cartelli giriamo a dx direzione Anita-Comacchio, continuiamo a pedalare sull’argine Reno passando Sant’Alberto.
Quando imbocchiamo via Rotta Martinella lo scenario cambia decisamente, la strada ci conduce in mezzo alle campagne bonificate e alle grandi fattorie per poi giungere finalmente nel paese il cui nome è dedicato ad Anita Gribaldi.
Dopo un lauto pranzetto e un po’ di meritato riposo in un luogo di cui vi racconto nel prossimo capitolo ripartiamo imboccando la strada asfaltata panoramica SP72 Argine Agosta, antico tracciato di epoca romana che collegava Ravenna con Adria.
Una raccomandazione qui va fatta, prestate attenzione l’Argine Agosta è un tratto di strada asfaltata percorsa da veicoli.
Ciò non toglie che avendo da una parte l’acqua e dall’altra la campagna vi permetterà di ammirare svariati tipi di uccelli compresi gli aironi, poi non dimentichiamo che le acque di queste valli sono dedite alla coltivazione delle anguille.
All’altezza del cartello Oasi Zavelea, facente parte anch’essa del Parco del Delta del Po giriamo a destra e ci immettiamo in un sentiero stretto con terreno sconnesso che però vale la traversata.
Amanti del Birdwatching prendete nota, in questo punto nel quale è presente anche una torretta di avvistamento uccelli è possibile ammirare oltre ai fenicotteri rosa splendidi, tipologie di uccelli quali: Aironi, Cormorani, Gabbiani reali e tanto altro.
Sempre percorrendo questo tratto giungeremo in pochi minuti ad un altro luogo particolarmente affascinante, un casone utilizzato per sorvegliare la pesca di frodo e come dimora per i lavoratori delle Valli.
Il suo nome è Casone Donnabona, si dice sia stato chiamato così per la presenza di donne che andavano a proporsi ai guardiani per allietarli durante le lunghe giornate di lavoro.
Vi dico solo che mentre passavamo, in lontananza abbiamo visto una troupe televisiva che stava girando scene di un film di cui però non so il nome.
Alla fine del sentiero arriviamo a Stazione Foce e proseguiamo ancora nel cuore delle Valli arrivando alla quarta meraviglia della giornata, le saline che purtroppo non erano in funzione.
Proseguendo in mezzo alle suggestive baracche (bilancioni), con le grandi reti utilizzate per la raccolta del sale torniamo sulla via asfaltata e passando sotto il ponte della via Romea ci dirigiamo verso Lido di Spina passando anche da Lido Estense.
Itinerario 2 partenza Sant’Alberto (55km):
Questo secondo itinerario vi porterà anche a Comacchio.
La partenza è a Sant’Alberto, qui ci si imbarca su di un traghetto al costo di 1 euro a persona.
Premessa se dovete noleggiare la bicicletta dovrete affidarvi ad un noleggio vicino a Sant’Alberto, a tale proposito potete consultare il sito di Deltaciclando.
Appena scesi dal traghetto dovrete raggiungere l’Argine Agosta (maggiori info le trovate nel primo itinerario), imboccate il casone dell’Oasi Zavelea e passate davanti al Casone Donnabona precedentemente descritto arrivando a Stazione Foce.
Attraversando il ponte e girando a dx passerete davanti ai bilancioni per poi proseguire in direzione Comacchio, qui potrete fare una pausa ristoratrice.
Da Comacchio si riparte lungo una via asfaltata (Via Marina) direzione Porto Garigaldi dal porto potrete prendere il traghetto che vi condurrà a Lido degli Estensi e successivamente arriverete in bicicletta fino alla bella strada bianca passando per Lido di Spina.
Dopo avere pedalato sulla strada sospesa spettacolare dell’Argine degli Angeli seguite le indicazioni Comacchio per tornare a Sant’Alberto.
Vi segnalo altri itinerari semplici che riguardano le più belle ciclovie della riviera romagnola che potete trovare nell’articolo dell’amica Giada di nonsoloisole.
Dove mangiare nelle Valli di Comacchio: Ristorante Ca’Anita
Ristorante ubicato in un contesto veramente stravagante, ex casa del fascio, oggi sede dei Vigili urbani, nel quale la semplicità dei piatti incontra la bontà della tradizione e l’onestà dei prezzi.
L’edificio di Ca’ Anita è costruito con architettura razionalista tipica del fascismo, mi ricorda molto gli edifici visti in un altro particolare e molto interessante paese in provincia di Ferrara, Tresigallo.
L’interno non mancherà di stupirvi anche grazie all’aspetto Kitsch del salone da pranzo con dipinti naif alle pareti , tendaggi dai colori sgargianti e scalone all’ingresso veramente d’effetto.
Frequentato anche da gente local e questo per me è sempre un marchio di garanzia, presenta un ricco menù a base di pesce e cucina mediterranea, se volete assaggiare l’anguilla dovete essere almeno in due a mangiarla, a me non piace ma c’è chi dice che qui la fanno molto bene.
Io mi sono sfamata con un’ottima grigliata di pesce ma anche la frittura sembrava ottima.
Consiglio di assaggiare il Granchio blu, altra tipicità della zona, il piatto di punta del ristorante sembra essere i fischioni fritti e i tortelli con ripieno di pesce.
Personale molto cortese, sevizio veloce.
Il ristorante si trova in via Caduti per la libertà, 4 ad Anita (Argenta).
Scrivetemi nei commenti se avete domande oppure se già conoscevate questo itinerario.
Sono presente anche sui social in Instagram e Facebook con tanti video e contenuti extra che mostrano le mie avventure emiliane.