Alberi monumentali d’Emilia: Viaggio alla scoperta dei più belli e maestosi.
Gli Alberi da sempre sono sinonimo di vita e di rigenerazione, danno ossigeno e se provi anche solo una volta ad appoggiarti dolcemente alla loro fresca corteccia sentirai, come spesso capita a me, un grande senso di tranquillità e beatitudine.
Da diverso tempo volevo scrivere questo articolo che narra di alcuni esemplari di alberi monumentali d’Emilia, e questo difficile momento che stiamo vivendo mi sembra quello giusto per addentrarsi nella natura alla scoperta di questi incredibili colossi.
Radicati più che mai alla terra ma con grandi braccia protese verso il cielo.
A volte non ci rendiamo conto della bellezza e della biodiversità della nostra bella regione, l’Emilia-Romagna, ma sappiate che circa il 25% del territorio è coperto da foreste.
Sono 106 le specie di alberi monumentali in Emilia-Romagna, riconosciute e iscritte all’elenco nazionale (MIPAAF)
In questo mio articolo vi porto alla scoperta di alcuni degli esemplari più belli e maestosi, e il nostro viaggio toccherà ben quattro provincie emiliane: Modena, Parma, Reggio Emilia e Bologna.
Gambe in spalla e via che si va!
1.Campione di altezza tra gli alberi monumentali d’Emilia.
Al primo posto è doveroso citare il Platano del Parco Ducale di Parma, questo colosso è l’esemplare di albero più alto esistente in Emilia (ben 47 metri di altezza).
Ed ecco che la città di Parma detiene un singolare record a livello regionale, tra le altre cose semisconosciuto.
L’esemplare facilmente visibile perché posto in prossimità del Palazzo Ducale, ha un diametro di 665 cm ed è presente all’interno del polmone verde della città da circa 180 anni.
Suddetto Platano è secondo solo all’Abete bianco autoctono della foresta sacra della Verna (Foreste Casentinesi) di 51,85 metri di altezza.
Come raggiungerlo:
L’entrata più vicina per raggiungerlo è sicuramente Porta Farnese che si raggiunge se provenite dal municipio attraversando il ponte di mezzo e girando a destra in via dei Farnese.
Entrando da Porta Farnese vi troverete di fronte il Palazzo Ducale, camminate lungo il sentiero ghiaioso sino ad arrivare nella piazzetta alberata con al centro il vialone che porta alla peschiera, posto sulla sx della piazzetta lo vedrete in tua la sua altezza.
Primavera e Autunno sono sicuramente i momenti migliori dell’anno per ammirarlo.
2.Platano di Piazza Minghetti a Bologna
Il secondo posto in fatto di altezza se lo aggiudica il Platano bolognese nella bella cornice di Piazza Minghetti.
L’albero alto quasi 40 metri ha il fusto con una circonferenza di 455 cm ed è l’esemplare più alto che troverete a Bologna.
Capeggia nella piazza da più di 100 anni e fa da sfondo alla statua dello statista bolognese Marco Minghetti circondandola con la sua spettacolare chioma.
La piazza accerchiata da sontuosi palazzi era stata progettata dal piemontese Sambuy, a voler simulare un giardino ottocentesco, negli ultimi anni però la componente arborea è stata notevolmente ridimensionata.
Il platano e la sua fitta chioma sono un elemento naturale importante di questa bella piazza e se state passeggiando per Bologna consiglio assolutamente una visita.
Un altro interessante esemplare di albero lo potete trovare nel parco di Villa Ghigi.
Sono all’incirca 7 gli alberi monumentali di Bologna iscritti all’elenco degli alberi monumentali d’Italia.
Come raggiungerlo:
la piazza è facilmente raggiungibile sia in tram che a piedi, come punto di riferimento potete prendere la zona del quadrilatero in pieno centro storico.
A piedi attraverso via indipendenza e via G. Oberdan potete raggiungere in 20 minuti la zona del quadrilatero bolognese, imboccando poi via de Toschi vi troverete proprio davanti alla piazza.
Con l’autobus invece sia la linea n.27 che la n.30 passano dalla piazza.
3.Campione di circonferenza tra gli alberi monumentali d’Emilia:
Il Castagno di Monteombraro di Zocca in provincia di Modena detiene a tutti gli effetti il titolo di albero con la maggior circonferenza d’Emilia.
Esperti in materia hanno stimato che questo grande e vecchio saggio possa avere dai 600 ai 1000 anni, e si ipotizza possa essere stato piantato ai tempi di Matilde di Canossa.
I suoi numeri sono impressionanti: circonferenza alla base circa 15 metri, diametro di cm 254, altezza 13 mt.
Trovarsi al suo cospetto è emozionante e commovente al tempo stesso, anche se ci si rende conto subito dei segni che il tempo e gli eventi gli hanno inflitto.
Infatti prima della guerra possedeva una chioma alta e rigogliosa, ridotta dalle bombe cadute nei pressi di dove sorge, successivamente nel 1980 in seguito ad un’abbondante nevicata i rami si danneggiarono.
Il Castagno è posto all’interno di un recinto, in un ormai piccolo castagneto dietro ad un abitazione privata.
Per ovviare al degrado causato dall’orda di visitatori a contatto diretto con la pianta, il proprietario dell’abitazione ha deciso di recintarlo.
Il Castagno nel piccolo paese di Monteombraro è diventato negli anni una star e vi consiglio di andare a fargli un saluto, anche solo da lontano, magari portandoci i vostri bambini.
Come raggiungerlo:
se arrivate in macchina, autobus o attraverso i tanti sentieri che si snodano in zona, nel centro di Monteorsaro in prossimità della segnaletica che indica Sordiglio, avanti circa 200 metri troverete una segnaletica a ridosso di un boschetto percorribile solo a piedi.
Addentratevi nel fitto boschetto e dopo circa 100 metri seguendo i cartelli in legno che riportano la dicitura castagno secolare ve la troverete sulla destra, posto alla fine del sentiero nell’angolo di un piccolo castagneto di proprietà privata.
4.Il mio albero del cuore, la “Grande Quercia”
Eccoci arrivati all’albero monumentale reggiano, un albero amato da tanti qui in quei di Reggio Emilia.
Sto parlando di quello che per i reggiani è conosciuto come la “Grande Quercia” anche detta Quercia dai 100 rami.
La si trova in località Rondinara, nelle prime colline reggiane vicino a Scandiano, tra i vigneti produttori di Spergola in un piccolo spiazzo panoramico, visibile anche da lontano.
L’abbondante chioma che ti abbraccia se la osservi dal basso, il tronco ampio all’incirca 5 metri che si innalza formando quasi una spirale dalla quale esplodono i rami nodosi, rappresentano per me uno spettacolo di rara bellezza.
Ai suoi piedi se si guarda con attenzione si scorgerà una pietra che ne riporta l’età di più di 300 anni.
Come raggiungerla:
Be’ le strade per raggiungerla sono almeno un paio.
Quella che io reputo la più panoramica è quella che partendo da Monte Vangelo e fermandosi a contemplare il panorama dell’ampia vallata nei pressi del ristorante “Circolo della Caccia” ti porta in 2 km imboccando il sentiero spallanzani dritto alla Quercia.
Consiglio di compiere la camminata in momenti della giornata non assolati perché nel tratto che percorrerete non troverete nessun albero che possa ripararvi.
Spero che questo mio articolo vi possa essere utile per organizzare una passeggiata rilassante alla scoperta delle bellezze della natura.
Se conoscete qualche altra pianta monumentale scrivetemelo nei commenti, sarò felice di leggervi.
E se vi va di venirmi a trovare sui social Facebook e Instagram potrete trovare tanti contenuti video e materiali di approfondimento dedicati alla mia regione del cuore l’Emilia.
2 commenti
Roberto De Paolis
Bellissimo articolo!
Giovanna
Grazie Roberto contenta che sia piaciuto!