Fiumalbo: cosa vedere in uno dei borghi più belli d’Italia
Amanti dei borghi medioevali che conservano intatta la storia antica e regalano al viaggiatore il fascino fiabesco tipico di molti paesini dell’Appennino Tosco-emiliano, siete capitati nel posto giusto.
In questo mio articolo, che non vedevo l’ora di scrivere, vi consiglierò cosa vedere a Fiumalbo.
Uno dei borghi più belli d’Italia che si è guadagnato la “Bandiera Arancione” e sebbene sia un borgo montano antico, ha cercato di lavorare per rendere accessibile a tutti il proprio centro storico guadagnandosi anche la “Bandiera Lilla”.
Un borgo nel quale la prima cosa che noti soprattutto se lo visiti quando non c’è molto turismo, è la gentilezza dei suoi abitanti e il fatto che si conoscano tutti e quando si incrociano per strada parlano e scherzano tra di loro.
Cosa assai rara che oramai si è persa nelle nostre città e paesi in pianura, un aspetto che ho gradito tantissimo, e a reso ancora più piacevole la mia visita, insieme all’accoglienza riservatami da Raffaella dell’ufficio turistico di Fiumalbo e di Davide Santi lo scalpellino.
Vi elenco alcune imperdibili esperienze da fare e cose da vedere a Fiumalbo, ma allo stesso tempo vi raccomando di perdervi tra i sali e scendi di questa incantevole perla incastonata nel parco del frignano modenese al confine con la Toscana.
- Cosa vedere nella piazza centrale di Fiumalbo tra chiese e musei.
- Passeggiata caratteristica lungo i muraglioni.
- Fiumalbo città d’arte, paese del Presepe vivente, del Croccante e delle Margolfe.
- Eventi imperdibili a Fiumalbo
- Dove mangiare e dormire a Fiumalbo
Premetto che i migliori periodi dell’anno nei quali visitare Fiumalbo sono sicuramente Inverno ed Estate, per i motivi che vi spiegherò…
Fiumalbo: brevi cenni storici
Il nome Fiumalbo deriva si pensa dalle acque bianche e spumeggianti (fiumen-albo) degli affluenti (Rio le Pozze e Rio Acquicciola) che abbracciano il borgo in pietra situato in una conca.
Le origini del borgo sono nominate in un documento datato 1038 nel quale il marchese Bonifacio padre di Matilde di Canossa cede al vescovo di Modena Viberto, la Rocca di Fiumalbo.
I Fiumalbini stipularono così un patto di fedeltà verso il Ducato di Modena.
I primi abitanti del paese che riporta parecchie architetture di origine celtica, furono i cosiddetti Liguri Friniati che a Fiumalbo trovarono rifugio, l’origine del nome si ritrova anche nel Parco del Frignano.
Il dialetto degli abitanti di Fiumalbo rappresenta un’altra particolarità del territorio ai confini con la toscana, e diverso da tutti i dialetti emiliani-modenesi delle zone circostanti.
Anche dal punto di vista enogastronomico molti dei piatti del paese hanno contaminazioni toscane.
Cosa vedere nella piazza centrale di Fiumalbo tra chiese e musei
Fiumalbo non è grande e si può girare tranquillamente a piedi, se arrivate in macchina scendendo verso il centro del paese rappresentato dalla piazza potrete parcheggiare lungo il Rio a sx del centro, questa zona offre i parcheggi più ampi.
Guardando in su vedrete uno dei simboli di Fiumalbo, la torre unica superstite delle tre che componevano l’omonima Rocca, se presterete attenzione il simbolo delle tre torri scolpito in pietra lo vedrete spesso in giro per il borgo.
Una delle cose di grande interesse giungendo nella piazza, che è il cuore pulsante del paese, è la cartina gigante con cornice in ceramica che presenta il territorio del frignano in chiave dialettale con edifici, ponti e strutture, illustrati magnificamente.
A lato del Municipio troveremo la prima chiesa/museo dedicata a Santa Caterina da Siena, detta “Dei Rossi”, in quanto era sede della omonima confraternita, datata 1601, già chiesa dell’ordine delle suore Domenicane, ospita al suo interno un Museo di arte sacra.
Tra le principali opere una croce in argento del XV secolo e l’altare ligneo appartenente alla chiesa parrocchiale nei primi dell’ottocento, tra i dipinti invece “La Madonna con Bambino” di Saccaccini e “L’ultima cena” dipinto del 500.
Vicinissimo alla Chiesa di Santa Caterina ecco l’Oratorio di San Rocco, e mai edificio può essere più a tema di questo, in quanto sembra che il Santo francese fosse il protettore delle pestilenze.
L’edificio anch’esso in pietra fu costruito nel 1400, l’attuale è del 1500, affrescato nel 1535 dall’artista Saccaccino Saccaccini da Carpi.
Entrando noterete subito il contrasto tra gli affreschi dai colori sgargianti in contrasto con la pietra grigia dell’esterno dell’Oratorio.
Il ciclo di pitture presenta dietro all’altare la Madonna con Bambino, sotto di essa è presente Maria Maddalena con i tre Santi: San Bartolomeo, San Rocco e San Giovanni Battista, nella parte centrale del soffitto troviamo il Padre Eterno e tutto intorno le Sibille.
Seconda è la Chiesa dell’Immacolata Concezione anche detta “Chiesa dei Bianchi” perché qui risiede la Confraternita dei Bianchi, notevole la facciata in pietra che incorpora il portale della chiesa precedente sopra la quale venne costruita.
Per finire immancabile è la visita alla Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, il patrono della città.
Risalente al 1220, venne ricostruita nel 1592 e comprende un bel portale sul fianco sinistro, diventato facciata, la navata centrale è dotata di soffitto a cassettoni in legno pregiato, un Organo Traeri di grande valore, e cappelle laterali in pietra arricchite da altari di notevole valore artistico.
Inoltre nell’interno sono conservati frammenti lapidei di età romanica, una tavola in pietra con riferimenti forse al “Sacro Gral” oltre a due tavole cinquecentesche raffiguranti rispettivamente la Madonna con i Santi, opera di Saccaccini, e il Redentore, di scuola toscana.
Passeggiata caratteristica lungo i muraglioni di Fiumalbo
Una delle passeggiate imperdibili che consiglio a Fiumalbo è sicuramente quella che costeggia i due fiumi che vanno a confluire a Nord nello Scoltenna.
Un modo carino per raggiungere il fiume di sinistra dal centro storico è quello di percorrere uno dei tunnel di pietra che vi faranno sbucare direttamente in prossimità del muraglione la qui funzione principale era quella di difendere il paese dalle piene dei fiumi.
Sui muraglioni rimasti intatti potrete notare alcuni sassi che li coronano con incisioni di famiglie celtiche e antichi stemmi.
Sul sentiero che costeggia il Rio di sinistra, lungo la strada potrete imbattervi in un vecchio mulino e in un antico pastificio con tanto di ruota idraulica in legno posta su di un vascone in pietra con lapide marmorea raffigurante il nome della famiglia di pastai.
Continuando a percorrere la strada che costeggia i due fiumi vi capiterà anche di imbattervi in teste di pietra arenaria dall’aspetto sinistro che sbucano da ponti e muri e che si dice che allontanino presenze maligne e sventure…
sono le cosiddette Margolfe! non a caso Fiumalbo è chiamata…
…città d’arte, paese del Presepe Vivente, del Croccante e delle Margolfe.
Questa è la dicitura del cartello che vi accoglierà appena entrerete nel borgo, prima della discesa che porta al centro storico!
Sul Presepe Vivente torneremo dopo nella parte dedicata ai molti eventi che avvengono nel borgo tra estate e inverno.
Ma riprendendo da dove abbiamo interrotto la pietra arenaria la fa da padrone a Fiumalbo e tanti sono i dettagli costruiti dagli artigiani locali a partire dalle “pianne” le lastre in arenaria che ricoprono i tetti, per finire appunto alle Margolfe.
In molti angoli del paese se guardate bene potrete trovare queste teste incastonate nei muri o nei voltoni delle strade, sulle porte di antiche botteghe.
Si differenziano tra loro dal fatto che alcune appartengono all’epoca celtica con un aspetto volutamente più sinistro ed altre sono decisamente recenti, costruite da artisti locali come il giovane e poliedrico Davide Santi.
Come mi spiega Davide una volta entrati nella sua bottega, nella quale vende sia stufe che Margolfe di diversa tipologia.
La Margolfa simbolicamente rappresenta la testa del nemico invasore, che veniva impalata e messa davanti alle case, voleva essere un ammonimento a non tornare.
Ancora oggi viene utilizzata come portafortuna e per scacciare brutte nuove, ognuno può scegliere quella che più lo aggrada mettendola dove vuole.
Lasciatemi dire che incontrare questi giovani artisti che con passione portano avanti un’usanza, sentire i loro racconti e le loro speranze è la vera essenza del turismo di prossimità.
Senza tralasciare l’altro aspetto al quale sapete sono particolarmente affezionata, l’aspetto gastronomico…
Conoscete il Croccante di Fiumalbo?
Dal 1989 Fiumalbo è riconosciuta per una sua bontà fatta artigianalmente da produttori locali con materie prime quali: Mandorle, miele di castagno, zucchero e latte.
Si tratta del buonissimo croccante prodotto tipico di questo borgo ricco di sorprese.
Si può trovare a seconda delle esigenze di utilizzo in barrette cialde oppure rotoli, quest’ultima è la forma tradizionale ed è con le mandorle, ma ne esistono di diverse varietà: con nocciole intere, pistacchi siciliani, mirtillo locale e cioccolato.
Dove acquistarlo?
Il Croccante si trova in diverse botteghe della piazza principale, io l’ho acquistato in piazza Iolanda n.8, chi lo vende ha anche il laboratorio di produzione.
Cosa vedere a Fiumalbo: Eventi imperdibili
- Presepe Vivente:
Il Presepe Vivente di Fiumalbo si svolge nel caratteristico borgo ogni 2 anni durante la notte della Vigilia di Natale, quest’anno è l’anno buono per vedere l’intero borgo animarsi e diventare un presepe, sono già in corso i lavori per la realizzazione di capanne e location di antichi mestieri.
Il 24 Dicembre la più incredibile delle manifestazioni montane è realizzata con la collaborazione di tutti gli abitanti del paese che per l’occasione vestono i costumi degli antichi mestieri e della natività.
Tutto il centro storico di Fiumalbo si trasforma, centinaia di comparse creano uno spettacolo magico, con tanto di animali veri e un Bambin Gesù rappresentato da un bimbo nato proprio nell’anno corrente.
Si perché dovete sapere che a Fiumalbo nella bacheca vicino al municipio non vengono messi solo gli annunci funebri ma anche quelli delle nascite…
- Infiorata del Corpus Domini
Evento risalente al 1778, caratterizzato dalla realizzazione di veri e propri quadri floreali con soggetti religiosi da ammirare lungo le vie del centro storico di Fiumalbo.
La particolarità è che i fiori sono di campo appartenenti alle zone circostanti a differenza di altre infiorate nate in Italia centrale.
L’evento quest’anno verrà celebrato il 19 Giugno.
- Concerto Promenade:
Si svolge solitamente le prime settimane del mese di Agosto, ed è un evento gratuito che coinvolge le tre chiese sopracitate, che si affacciano sulla piazza del centro storico di Fiumalbo.
La “Promenade” così chiamata, vede l’alternarsi di brani di Musica classica, eseguiti mediante gli Organi presenti nelle tre chiese.
Si parte dal pregiato Organo di Domenico Traeri, presente nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo per poi passare ai due Organi firmati Agati della Chiesa di Santa Caterina e dell’ Immacolata Concezione.
- Festa di San Bartolomeo:
Ed ecco una delle manifestazioni più care ai fiumalbini, la festa del patrono del paese San Bartolomeo, che si svolge il 23-24 Agosto.
La serata imperdibile è il 23 quando tutte le vie dell’antico borgo si accendono.
Lumini, torce, fiaccole e fanno da cornice alla processione che accompagna il Santo patrono lungo le vie della città.
Un’imperdibile scia luminosa di migliaia di lumini accende i corsi d’acqua che circondano il paese.
La serata si conclude con un suggestivo spettacolo pirotecnico e con la tombolata.
La giornata del 24 Agosto è dedicata alla Fiera con bancarelle di cibo e artigianato locale protagoniste della giornata.
Come raggiungere Fiumalbo:
- In treno:
Fermata Modena (81 km) - In Autobus
Linea extraurbana ATCM – SETA Modena - In macchina
Autostrada del Sole A1: uscita Modena Nord per chi vuole raggiungere direttamente le località della zona ovest (strada Statale Nuova Estense) seguendo le indicazioni per Pavullo nel Frignano e proseguendo poi per Fiumalbo.
Per chi proviene dalla Toscana, invece, dall’uscita di Pistoia dell’Autostrada Firenze-Mare A11 si prosegue verso nord attraversando il Passo dell’Abetone e seguendo quindi le indicazioni per Fiumalbo.
Spero che questo articolo vi sia piaciuto, Fiumalbo non è solo un borgo Bandiera Arancione, ma è anche uno dei pochi borghi veramente autentici rimasti in Appennino tosco-emiliano e una visita è quasi d’obbligo.
Se amate fare trekking nei sentieri CAI segnalati in questa parte di monti suggestiva, non perdetevi l’articolo della mia cara amica Terry di Andiamo all’Avventura, vi porterà a visitare le antichissime “Capanne Celtiche” di Doccia.
Dove mangiare e dormire a Doccia di Fiumalbo
Come si diceva appena sopra c’è un luogo molto suggestivo distante 10 minuti di macchina da Fiumalbo, che a partire dal IV sec a.C. venne invaso dai Celti, sto parlando della borgata di Doccia.
Sono ancora presenti anche percorrendo la strada le capanne costruite dagli invasori, molte sono ruderi ma se si arriva al bellissimo e ristrutturato Borgo dei Celti si potrà oltre che trovare ristoro anche pernottare in uno degli appartamenti con interni in legno e sasso molto accoglienti.
Consiglio di prenotare, questi luoghi sono quasi sempre molto frequentati dal turismo, io ci sono capitata in autunno e lo spettacolo del foliage qui già da fine ottobre è splendido.
Non ho fatto l’esperienza del pernottamento ma la locanda dell’Agriturismo oltre ad essere particolare e suggestiva, offre piatti di stagione decisamente superlativi, i piatti appartengono alla cucina tosco-emiliana.
L’ambiente è piccolo ma accogliente, sembra di stare in una baita sul cucuzzolo della montagna, d’estate la locanda offre ai clienti una terrazza panoramica con tavoli e panche in legno.
Si può scegliere tra il menù alla carta e il menù fisso a 28 euro comprensivo di 2 primi, un secondo e il dolce, il bere è a parte.
Porzioni normali e personale molto gentile e disponibile.
Per maggiori info su come raggiungerlo e sulle camere lascio qui il sito web
Parlare delle tradizioni emiliane è la mia più grande passione!
Per contenuti video e succose info mi trovate su Instagram e Facebook.
Per info e approfondimenti oppure per dirmi semplicemente come troverete il borgo se lo visiterete sono a vostra disposizione!
4 commenti
Roberto De Paolis
Bellissimo! E per i ristoranti?
Giovanna
Ciao Roberto, quando tornerò mi soffermerò di più sull’aspetto culinario, ho provato un ristorante ma essendo io puntigliosa non mi è sembrato degno di nota!
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Giovanna
Grazie cara amica mia e collega bravissima, mi hai fatto venire voglia di visitarle subito le capanne celtiche!