VCE Musei Ferrari
Modena,  progetti

Musei Ferrari : Tour completo e info pratiche per visitarli.

A Modena c’è un mito che continua a crescere di anno in anno grazie al numero di appassionati in visita da tutto il mondo.

Il nome di questa leggenda che prosegue inesorabile il suo cammino è “Ferrari”

Per scoprirne la storia e vedere dal vivo le automobili della “Scuderia del Cavallino Rampante” vi consiglio di visitare entrambi i Musei Ferrari di Modena e Maranello.

Grazie al blog tour organizzato e condotto magistralmente dalla collega Iole di Viaggi.Cibo.Emilia, io ed alcune ragazze del team emiliano abbiamo avuto la fortuna di essere ospitate in entrambi i musei proprio nei giorni del 125^ anniversario della nascita del papà della Rossa, l’imprenditore Enzo Ferrari.

Seguiteci in questo viaggio a bordo della favolosa Ferrari, ma prima è doverosa una breve descrizione su chi era Enzo Ferrari.

Mi raccomando leggete fino alla fine perché vi attende un’ contenuto inedito legato ai ristoranti preferiti da Drake, che da buon modenese amava molto la cucina tradizionale.

Iole e i Musei Ferrari

Enzo Ferrari un grande uomo e il suo grande sogno!

Enzo Ferrari nasce a Modena il 18 Febbraio del 1898, sebbene la data di registrazione della sua nascita all’ufficio anagrafe sia il 20 Febbraio.

La motivazione della registrazione avvenuta in ritardo, sembra riguardare una grande nevicata che blocco il padre di Enzo e lo costrinse a recarsi all’ufficio anagrafe due giorni dopo la nascita del figlio.

Ferrari sogna sin da bambino di fare il pilota di auto da corsa e a 21 anni acquistando la sua prima auto ci riesce, ma per far questo vende la casa natia, ad oggi diventata Museo.

Nel 1929 apre la “Scuderia Ferrari” nella quale organizza  le gare con le Alfa Romeo.

Nel 1947 apre la fabbrica Ferrari in provincia di Modena, a Maranello e comincia la produzione delle macchine da corsa con il suo nome.

Ad oggi lo Stabilimento storico con la scritta gialla “Ferrari”  in bella mostra è ancora il luogo dove nascono le macchine commissionate da facoltosi clienti provenienti dal mondo intero e per come è strutturata sembra quasi una città dentro la città.

Oltre al cortile principale dedicato a Gianni Agnelli sono presenti delle vie laterali, ognuna con il nome di uno dei campioni della Formula 1, a Schumacher è dedicata un’intera piazza all’interno della pista Ferrari.

La prima vettura Ferrari che esce dai cancelli della Fabbrica è la 125 Sport Barchetta, con motore V12 di 1500 CC, che vincerà il Gran Premio di Caracalla a Roma.

Da qui in poi una lunga sequenza di vittorie.

La Ferrari rimane infatti la più titolata a livello mondiale: tra le tante vittorie ricordiamo i 16 Campionati del Mondo Costruttori e i 15 titoli Mondiali nella classifica riservata ai piloti.

Dopo una vita dedicata all’ossessiva ricerca della perfezione cercando di anticipare i tempi e le mode, Enzo Ferrari muore all’età di 90 anni, il 14 Agosto del 1988.

La Galleria Ferrari (poi diventata Museo) che sicuramente sarebbe stata per lui motivo di orgoglio, viene inaugurata il 18 Febbraio 1990 nell’anniversario della sua nascita.

Musei Ferrari: Scopri i due Musei di Modena

Da sempre Modena è terra di motori, è raro conoscere la città senza avere visitato almeno una volta uno dei Musei Ferrari.

Eccovi un tour che partendo dalle origini vi porta nel cuore della Rossa modenese.

Scorrendo troverete anche un paragrafo dedicato alle curiosità del variegato mondo Ferrari.

In pieno centro cittadino, vicino allo scalo ferroviario di Modena sorge il caseggiato ottocentesco, completamente ristrutturato, nel quale nacque Enzo Ferrari.

All’interno del quale Alfredo, padre di Enzo aveva la sua carpenteria metallica.

Musei Ferrari Officina
La scritta “Officina Meccanica Alfredo Ferrari” posta a caratteri cubitali sulla parte frontale dell’edificio, non potrà sicuramente sfuggirvi.

L’edificio viene istituito come Museo dedicato a Enzo Ferrari il 10 Marzo 2012, grazie al volere della “Fondazione Casa Natale di Enzo Ferrari” ed è costituito da due fabbricati architettonicamente molto diversi tra loro:

  • L’Edificio Ottocentesco ex carpenteria e dimora della famiglia Ferrari.
  • Il padiglione moderno con enormi vetrate e tetto giallo in acciaio, dalle forme sinuose, opera di Jan Kaplincky e successivamente di Andrea Morgante di Shiro Studio.
All’interno dei due musei sono presenti due mostre distinte:

Mostra 10° Anniversario Ferrari

Musei Ferrari Modena

Nella casa natale di Enzo Ferrari fanno bella mostra le migliori esposizioni di auto degli ultimi 10 anni e nello specifico sono 6 le auto presenti nel salone a piano terra del Museo, tra cui:

  • Ferrari 166  Inter Touring Superleggera
  • Ferrari 612 Scaglietti (versione speciale creata per celebrare i 60 anni dell’azienda)
  • F1 GA (2003) dedicata a Gianni Agnelli, grande amico di Enzo, in occasione della sua scomparsa.

Prima dell’uscita prestate attenzione alle ultime tre salette nelle quali troverete alcune foto in Bianco e Nero dei momenti più salienti della vita di Enzo Ferrari.

Presente anche la scrivania dell’ Drake e il tavolo sul quale avevano luogo le riunioni operative settimanali con i suoi collaboratori.

Oltre alle vetrinette riportanti alcuni trofei Ferrari è importante notare la teca sotto alla quale è stato messo il motore di un modello di auto Ferrari (F12).

Mostra Game Changers

Una galleria moderna, che ogni anno in occasione del compleanno di Enzo Ferrari presenta una mostra diversa.

Suddetta Galleria è caratterizzata da un unico e scenografico salone bianco, che a mio avviso potrebbe ricordare il set di un film di Kubrick, con le auto sospese a pochi metri da terra su piattaforme anch’esse bianche.

Su di una parete della sala in occasione dell’ anniversario di Enzo Ferrari,  ogni 30 minuti viene proiettato un filmato che ripercorre l’intera vita dell’ imprenditore modenese.

L’esposizione Game Changers mette in mostra i modelli di rosse più innovativi in fatto di: Design, Tecnologia e Performance, frutto di una vera e propria ossessione per l’eccellenza del Drake.

In fatto di Design un esempio straordinario è la 375MM, disegnata da Pirin Farina nel 1952 e destinata all’attrice Ingrid Bergman.

Per l’innovazione e la tecnologia spicca la 400 Automatic, 1° Granturismo 2+2 che nel 1976 introdusse la trasmissione automatica.

Concludiamo con l’innovativa Purosangue novità assoluta della mostra, la prima crossover a quattro porte e quattro posti della Fabbrica di Maranello.

Una meraviglia unica che chiude in bellezza questa mostra assolutamente da vedere!

Purosangue Musei Ferrari

Info per visitare il Museo di Modena

I due Musei si trovano in via Paolo Ferrari n. 85, è possibile parcheggiare davanti all’ingresso del Museo negli appositi spazi, la Domenica è gratuito.

Oppure nel parcheggio interno del Museo gratuito che si affaccia su Via Giuseppe Soli 10.

Il Museo è facilmente raggiungibile anche arrivando in treno e proseguendo a piedi essendo a 5 minuti dalla stazione.

Il biglietto di ingresso ad entrambi i musei si può acquistare in loco oppure online.

Per i veri appassionati è possibile acquistare il Ferrari Pass che consente l’ingresso anche al Museo di Maranello ma è usufruibile soltanto entro le 48  ore.

Il Museo è aperto tutto l’anno tranne le festività del 25 Dicembre e del 1°Gennaio.

E’ presente anche una caffetteria per una gradevole pausa.

Maggiori info le trovate sulla pagina dedicata ai tichet dei Musei.

Musei Ferrari: Museo Maranello

A circa 20 Km di distanza dal Museo di Modena vi è il secondo Museo anch’esso di Design moderno inaugurato nel Febbraio del 1990.

Al suo interno il Museo di Maranello mette in bella mostra le auto che hanno fatto la storia delle corse automobilistiche nel mondo.

La prima sala alla quale si accede visitando il Museo mostra in un lato della parete una scrivania e alcuni oggetti cari a Enzo Ferrari,  come ad esempio gli inseparabili occhiali scuri.

La seconda sala è dedicata alle Supercars create nello stabilimento Ferrari con l’ambizione di diventare le migliori automobili del mondo:

  • Ferrari 250 GTO (1984-1985) prodotta in 272 esemplari, gli ultimi due venduti a Gianni Agnelli.
  • F40 (1987-1998) creata per i 40 anni della Ferrari con carrozzeria disegnata da Pirin Farina.
  • F50 (1995-1997) e son 50 gli anni della Scuderia e 349 gli esemplari prodotti.
F50 Musei Ferrari

La terza sala ci mostra come un prezioso gioiello all’interno della propria vetrina, la super car dedicata a Enzo Ferrari, che fa la sua comparsa per la prima volta al Salone di Ginevra nel 2002.

Prodotta in 400 esemplari di cui l’ultimo venne donato a Papa Giovanni Paolo II e venduto all’asta per scopi benefici.

Super Car Enzo Ferrari

Questo modello di Ferrari è disponibile solo per i collezionisti, che hanno già diverse Ferrari nel Garage.

Prima di giungere all’imperdibile Salone della Scuderia Ferrari, non potete farvi sfuggire il Salone delle Vittorie.

Entrando compariranno davanti a voi disposte a ventaglio le monoposto vincitrici dei titoli mondiali e qui un selfie è d’obbligo.

Alle vostre spalle troverete all’interno di tecche in vetro, le foto dei 9 campioni del Mondo, con tanto di caschi  reali e modellini in scala 1:12 delle monoposto associate al campione.

Nella teca a fianco invece sono presenti alcuni dei 110 trofei , vinti a partire degli anni 50, fino all’utimo trofeo vinto da Fernando Alonso, nel gran Premio di Spagna del 2013.

L’ultima sala da visitare è dedicata alla “Scuderia Ferrari” al completo.

A partire dall’Alfa Romeo 8C 2300 Spider che nel 1932 fu la prima a portare il cavallino rampante sulla sua livrea, fino alla SF 71H la monoposto con qui hanno gareggiato S.Vettel e Kim Raikkonen nel 2018.
la mia preferita “Ferrari Barchetta”

Info per visitare il Museo di Maranello

Il Museo si trova in Via Alfredino Dino Ferrari n. 43 a Maranello, è aperto tutti i giorni ad eccezione del 25 Dicembre e del 1 Gennaio.

Il parcheggio frontale al Museo è a pagamento e se si vuole parcheggiare gratuitamente bisogna cercare in una delle vie parallele al Museo.

L’orario d’ingresso è dalle 9:30 alle 18:00 oppure alle 19:00 a seconda del periodo dell’anno.

I biglietti si possono prenotare on line evitando così code nei periodi di maggiore affluenza, oppure al box dell’entrata del Museo.

Maggiori Info potete trovarle sul sito internet del Museo

Per gli amanti sfegatati della testa rossa unire al Museo la vista alla fabbrica distante 600 mt è e alla pista di Fiorano sono due occasioni da non lasciarsi sfuggire.

La visita alla Fabbrica avviene a bordo di una navetta con la presenza di una guida del museo, qui non è consentito fotografare o scendere dalla navetta, che accompagna il visitatore anche alla pista di Fiorano.

Per vedere la pista autonomamente ma a distanza potendola anche fotografare, ci si può recare con il proprio mezzo in Via Abetone Inferiore, da cui velocemente riuscirete anche a rubare qualche scatto.

Curiosità dal Mondo Ferrari…

  • Le macchine Ferrari sono di colore rosso perché rosso era il colore di rappresentanza delle auto italiane nelle gare automobilistiche.
  • Nell’ufficio di Enzo Ferrari vi era una teca contenente i modellini delle macchine costruiti dalla fabbrica ma usciti difettosi, avere sempre davanti l’errore serviva all’imprenditore come stimolo a fare sempre meglio.
  • Non tutti probabilmente sanno che per acquistare una Ferrari non bastano i soldi, cosa risaputa soprattutto tra gli acquirenti vip, infatti quando si diventa clienti Ferrari c’è un codice etico da seguire.

Si potrebbe quindi diventare clienti sgraditi se non lo si rispetta, come nel caso del cantante americano Justin Bieber…

L’artista nel 2016 aveva dimenticato la preziosa vettura in un parcheggio dopo una nottata brava, il problema è che non si ricordava dove aveva parcheggiato il veicolo, che tra l’altro dopo averlo acquistato aveva fatto ridipingere in un cangiante blu elettrico.

  • Il circuito di Fiorano di proprietà della “Scuderia Ferrari” è fatto in modo da mettere a dura prova il comportamento dinamico dell’auto, in modo tale da rendere facile l’individuazione dei possibili problemi di ogni macchina.
  • Il colore preferito di Enzo Ferrari non era il rosso ma il giallo, il colore della sua amata Modena.
  • E il Cavallino Rampante?

Lo stemma del Cavallino Rampante appare per la prima volta su di un aereo del Reggimento “Piemonte Reale” guidato dal pilota romagnolo Francesco Baracca che scompare nel 1918.

La madre del pilota Paolina Brancoli, nobildonna romagnola ne fa dono a Enzo durante una vittoria del giovane avvenuta nel 1924 al circuito di Savio.

La donna consiglia al giovane Enzo di mettere il simbolo utilizzato dal figlio sulle future macchine Ferrari, sicuramente gli avrebbe portato fortuna…e così è stato!

I 4 ristoranti di Modena preferiti da Enzo Ferrari

Chi mi segue e mi legge sa quanto l’aspetto culinario sia importante nei miei racconti, posso dire di aver provato solo due dei luoghi frequentati dal Drake e li ho trovati superlativi.

Se dopo il tour vi dovesse venire un pò di fame, può essere carina l’idea di seguire le tracce di Enzo in uno dei ristoranti da lui preferiti che dite?

Ristorante il Cavallino

Ubicato di fronte allo stabilimento Ferrari in una casa colonica acquisita dal Drake insieme allo stabilimento, fu anticamente una mensa aziendale e successivamente divenne il ristorante dove Enzo portava, collaboratori, amici e ospiti per assaporare i piatti della tradizione.

Solo alla Domenica però si concedeva un bicchiere di vino mentre guardava la Formula 1.

Oggi il ristorante è gestito da Massimo Bottura, chef stellato conosciuto a livello internazionale, che propone una cucina tradizionale rivisitata che parla del passato, presente e futuro della tradizione modenese.

Ristorante Pizzeria Smeraldo

A Pozza di Maranello a pochi km dallo stabilimento Ferrari c’è una delle pizzerie più buone mai sentite, se infatti volete rimanere contenuti con i prezzi, una buona pizza vi sazierà lasciandovi molto soddisfatti.

Allo Smeraldo Enzo però veniva per cenare e a detta del titolare il piatto preferito del Drake era “la salsiccia ubriaca con crema di polenta”.

Guardandovi intorno vedrete ninnoli, bandiere, trofei e foto della testa rossa oltre che di Enzo Ferrari.

Trattoria Bianca Modena

Oltre 50 anni di tradizione per questa trattoria a conduzione familiare che penso proverò molto presto.

Qui si dice ci sia ancora il tavolino dove mangiava Enzo Ferrari che amava farsi portare gnocco fritto e culatello accompagnati da una marmellata tipica quanto rara del ristorente fatta con i duroni di Vignola.

Carni e tortellini sono le tipicità del locale, come dolce la Zuppa Inglese che corre voce sia proprio nata a Modena.

Trattoria Muzzarelli

Salendo verso Serramazzoni e precisamente a Montagnana sulla via Giardini Nord, troverete questa trattoria nella quale ho mangiato un po’ di tempo fa ma che considero una delle migliori dell’Appennino modenese.

Altra trattoria amata da Enzo Ferrari, che compare in molte foto poste all’ingresso del locale.

Qui da non lasciarsi sfuggire sicuramente i tortellini in brodo e il gnocco fritto con salume, straordinari.

La consiglio assolutamente!

Termino questo articolo che spero vi abbia appassionato per dirvi che:

La visita ai musei merita anche per chi come me non ama particolarmente auto e motori, i due musei Ferrari vi faranno sentire, in quanto italiani, parte di un mito amato e riconosciuto in tutto il mondo.

Se vorrete condividere con il Team di Viaggi.Cibo.Emilia i vostri scatti e alcune storie fatte ai Musei Ferrari taggandoci nelle vostre storie, ci farete felici e sapremo di avere contribuito a darvi buoni consigli.

Per qualsiasi domanda c’è il box qui sotto, vi attendo per rispondervi, oppure potete venire a trovarmi sulle mie pagine social in instagram, facebook, pinterest.

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2 commenti

  • Carlos

    Reportage meraviglioso. Ho visitato solo il museo di Maranello e l’ho trovato interessante e incredibile.
    Brava per questo reportage, i miei più sinceri complimenti.

    • Giovanna

      Grazie caro Carlos, ti consiglio di visitare anche il Museo di Modena con la Galleria moderna uno spettacolo in fatto di design, penso che Enzo Ferrari potrebbe essere un valido esempio di tenacia da trasmettere ai giovani. Quando tornerai in Italia puoi prendere spunto dal mio tour. Un abbraccio e grazie per il tuo commento.

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