Parco del Crostolo: polmone verde della città di Reggio Emilia.
Benvenuta Primavera… in questo articolo vi parlerò di uno dei polmoni verdi di Reggio Emilia, più amati e frequentati dai reggiani, il Parco del Crostolo.
Siamo giunti al secondo appuntamento tutto emiliano facente parte del progetto Viaggi.Cibo.Emilia.
E quale tema può essere più utile e attuale che non i parchi emiliani, nei quali potrete pensare di stendere un bel telo e fare un gradevole picnic all’aria aperta, tra l’altro sta anche arrivando Pasqua.
Parco che collega il centro della città con la parte posta a Sud di Reggio direzione colline, attraverso la già citata “passeggiata estense“.
Quella stesso antico percorso che, sin dal ‘700, collegava la città interna alle mura con la Reggia di Rivalta.
A fine articolo vi dirò come raggiungere il parco da centro città sia a piedi che con i mezzi, ma ora vi rimando ad una breve descrizione del Parco e del tratto del fiume protagonista dell’area verde, il torrente Crostolo appunto.
Parco del Crostolo e Parco delle Caprette di Reggio Emilia.
Il Parco del Crostolo ha un’estensione di 5,7 milioni di metri quadrati con un’area ciclo-pedonale di 16 km che permette di raggiungere a piedi o in bicicletta le frazioni di Cavazzoli e Cadelbosco.
Arriva a confinare con i comuni di Quattro Castella e Albinea.
Il protagonista manco a dirlo è il torrente Crostolo che si snoda placido e ormai quasi inesistente verso le nostre belle colline.
Infatti bisogna puntualizzare che il corso del torrente che nel medioevo arrivava fino a via Garibaldi in pieno centro storico, negli anni è stato molte volte deviato a causa di pericolose esondazioni.
Ultima delle quali avvenuta proprio nella zona di entrata al Parco, via Monte Cisa nel 1973.
Primo tra i parchi fluviali ad essere realizzato nel territorio reggiano, è in assoluto il luogo preferito per gli abitanti della città che cercano un po’ di svago.
Zona per eccellenza dedicata alle passeggiate, allo sport e alle attività con bambini.
L’entrata del Parco si effettua attraversando il caratteristico Ponte di San Pellegrino, inaugurato nel 1789.
Il Ponte e caratterizzato da due statue poste ai lati, raffiguranti i fiumi Secchia e Panaro, aggiunte solo nel 1802 perché rimosse dalla Reggia di Rivalta.
Passeggiando lungo i viali alberati soprattutto nella prima parte del tratto di entrata è presente un’area conosciuta come Parco delle Caprette.
E’ piacevole guardarsi intorno e vedere le casette colorate, alcune con piccoli orti che si affacciano al torrente Crostolo.
Mentre sulla dx proprio accanto al Parco delle Caprette è presente il vero e proprio quartiere Monte Cisa.
Al suo interno vi è il Comitato fautore di tante iniziative riguardanti il parco stesso.
Nel Parco delle Caprette, d’estate vengono spesso realizzati durante i periodi estivi Festival ed eventi di letteratura per bambini.
E a proposito di picnic da fare in compagnia tutti gli anni il Parco delle Caprette ospita un imperdibile evento: il PicNic Festival.
Il Parco delle Caprette che quindi abbiamo capito essere un parco all’interno del parco ha una superfice di 28.000 mq.
Prende il nome dalle simpatiche caprette tibetane che vi capiterà di vedere, all’interno del recinto vicino alle aree giochi dei bambini.
Un’altra iniziativa molto carina che è stata fatta proprio per i bambini è l’installazione permanente chiamata “parco degli alberi narranti”.
Nata nell’ ambito del progetto “Qua – Quartiere bene comune”.
Se vi capiterà invece di vedere dei pannelli lungo la passeggiata sappiate che si tratta del “Parco della mente”.
Un percorso di esercizi per il corpo e per la mente descritti sui supporti che via via incontrerete, fino al primo ponte in cemento.
Dopo circa 800 metri dal secondo ponte ci sarà un bar per mangiare o bere, al centro di un ampio prato.
Questa appena descritta è solo una porzione della vasta area verde che continua verso le ville ducali…
Un percorso caratterizzato da vegetazione spontanea e speci erboree piantate per migliorare la qualità ambientale, come:
Il pioppo nero, l’acero campestre la rosa canina, rivolte alla didattica del’ ”Giardino dei frutti antichi e farfalle”.
All’interno del Parco sono presenti i servizi igienici, la connessione Wi-Fi, l’area sgambamento cani, l’area giochi bimbi e il bar.
Se poi vi viene voglia di una buona frittura di pesce all’entrata del parco troverete quasi sempre il camioncino dal quale fuoriescono odori molto intensi.
Una curiosità:
Prima di lasciarvi alle mie colleghe, vorrei segnalarvi che vicino al fiorista Cilloni, in via Monte Cisa n.6, vi è una casa cantoniera rossa piena zeppa di murales bellissimi, trattasi di “Casa Bettola”.
Una casa comunale autogestita da visitare assolutamente al mercoledi durante il mercato bio, dalle 17:00 alle 20:00, dopo avere fatto spesa potrete anche gustarvi un ottima pizza cotta nel forno a legna.
Come arrivare al Parco del Crostolo
In macchina: Strada statale per Vezzano sul Crostolo, si entra svoltando a sinistra da via Martiri della Bettola, all’altezza del fiorista Cilloni, si può parcheggiare in via Martiri della Bettola.
In autobus: Bus numero 5 verso Rivalta, prima fermata in via Martiri della Bettola, dopo il ponte di S.Pellegrino.
Bus numero 4 verso Coviolo – Chiesa, prima fermata in via Bismantova, dopo il ponte di San.Pellegrino.
A piedi: Dal centro percorrere Corso Garibaldi che si collega poi con via Umberto I e porta dritto sul Ponte di San Pellegrino.
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Spero che la bella stagione ci faccia passare giornate serene e piacevoli, e che possiate trarre ispirazione dai nostri itinerari emiliani.