Residenze artistiche dell’ Appennino Modenese
Visita all’Ostello Podesteria di Gombola
Nell’antico borgo Medievale dell’Appennino Modenese, vi è una delle residenze artistiche più interessanti che conosca.
Anticamente, in essa, aveva sede il Castello di Gombola (XI secolo), posto su di uno sperone roccioso a strapiombo sul fiume Rossena, qui circa un anno fa, ha visto la luce un progetto molto particolare: il Progetto Gombola.
Tale progetto coniuga l’ospitalità e la conoscenza del territorio con laboratori di sperimentazione artistica e teatrale.
La compagnia di Modena Teatro dei Venti ha vinto lo scorso anno il bando indetto dal Comune di Polinago per la gestione dell’Ostello Podesteria di Gombola, completamente ristrutturato e funzionante da diversi anni.
L’ardito e interessante progetto della compagnia teatrale, che io conosco e seguo da diversi anni, è bello e articolato.
Mi sono recata a far loro visita, molto incuriosita da questa bella idea di sostenibilità e ripopolamento di un territorio meraviglioso ma poco conosciuto.
Come arrivare:
L’Ostello Podesteria di Gombola si trova in via Castello di Gombola, 16 – 41040 Polinago (MO) tel:+39 345 3665537
La strada per arrivare all’Ostello dal centro del paesino di Gombola è percorribile sia in macchina che a piedi, lasciandoci il ristorante Baroni alle spalle.
Dopo 500 mt se si viene da Modena all’altezza della freccia Podesteria di Gombola si volta a dx, mentre se si viene dalla montagna a sx, e si prosegue sempre dritto.
A piedi si può parcheggiare di fronte al ristorante Baroni e girare dove si vede la freccia Podesteria, il sentiero è abbastanza ripido ma fattibile.
“Progetto Gombola”
Una volta arrivata rimango affascinata dalla salita che conduce al bellissimo e ben ristrutturato borgo, tutta in ciottolato di pietra, alla chiesa e all’ostello.
Ad accogliermi calorosamente la compagnia al completo e il mio referente Salvatore Sofia, addetto alla comunicazione e ufficio stampa, che comincia a parlarmi dell’idea di creare uno spazio aperto alla ricettività di gruppi, singoli e associazioni, che vogliono fare formazione attraverso workshop, eventi e percorsi culturali.
Un modo insomma di vivere il territorio in maniera creativa, oppure prettamente turistica, immergendosi nella natura, facendo trekking nei percorsi già esistenti, oppure attraverso una fitta rete di sentieri, che saranno a breve nominati e tracciati sulle mappe dalla Proloco di Polinago.
Visita alla Podesteria
Salvatore mi accompagna nella visita al borgo.
Entrando, mi mostra la sala delle colazioni a piano terra.
La stanza è dipinta di un azzurro piacevolissimo, con i libri, il camino e le numerose finestre che donano luminosità.
E’ presente una cucina adiacente alla sala, e c’è la possibilità di servizio pranzo e cena per comitive.
Nel piano superiore troviamo una parte delle camere, perché l’ostello, mi spiega, è composto da un secondo edificio praticamente affiancato.
Il secondo edificio, anticamente era l’ex posta dei cavalli… Meraviglioso, che ne pensate?
I posti letto in totale sono circa 20 di diverse tipologie: letti a castello, singoli e matrimoniali.
Come ogni Castello che si rispetti poi al suo interno ha le segrete delle prigioni, e più che mai coraggiosa scendo ai piani inferiori con Salvatore per visitarle.
Provo un leggero senso di disagio… Anche se ad oggi lo spazio è arredato con tavoli e panche per accogliere gli ospiti.
Si possono notare in una parte del semiterrato dei loculi sopraelevati, probabilmente dimora dei prigionieri.
Dopo quest’ultimo inquietante tour, usciamo all’esterno e ci dirigiamo verso la chiesa dedicata a S.Michele Arcangelo che troneggia nello spiazzo al limite della salita percorsa per raggiungere il borgo.
Visita al Borgo
La chiesa “non adibita al culto” è stata completamente ricostruita nel 1600 in seguito ad una frana e da poco è stata ristrutturata rubandola al degrado.
Salvatore mi comunica la loro intenzione di utilizzarla nel pieno rispetto della tipologia del luogo e della sua storia, come sede di workshop ed eventi.
Affiancata ad essa è presente il campanile, ricavato dall’adattamento di una torre del Castello, antica dimora dei Conti di Gomula.
Famiglia nobile che ebbe in proprietà anche il noto e meraviglioso Castello di Brandola a pochi km di distanza (che ricorda la lotta fra Guelfi e Ghibellini).
Dirigendoci a dx della chiesa passiamo sotto una volta in pietra ai cui lati sono presenti abitazioni, occupate da residenti o dimore turistiche.
Arrivati al limite del sentiero ci affacciamo sul bellissimo terrazzo panoramico a picco sul paese, sentiamo il gorgoglio del fiume Rossena che scorre sotto di noi.
Tornando verso la chiesa e percorrendo a ritroso la salita che ci ha portati al borgo, vediamo a lato del cimitero l’oratorio che si dice custodisca la mummia del santo del paese, Giovanni Antonio Macchia.
la Mummia fino al 1955 era conservata nell’altare maggiore della Chiesa di San Michele, venne successivamente spostata, quando l’edificio divenne fatiscente.
Si attribuiscono al Santo episodi miracolosi ed è oggetto di devozione popolare.
Trasparenze Festival 2023
Quest’anno il Festival dell’Appennino Modenese più stimolante e magico del mondo del teatro, si svolgerà dal 18/07 al 30/07.
Tanti gli spettacoli teatrali e i concerti in questa cornice naturale veramente imperdibile.
Per consultare il programma completo del Festival potete visitare la pagina web dedicata.
Trasparenze Festival 2022 (edizione passata).
Arrivato alla decima edizione questo fantastico Festival da almeno tre anni unisce le città di Modena all’ luogo incantato immerso nell’Appennino modenese rappresentato dal magico paesino di Gombola.
Il borgo ospiterà dal 25 al 31 luglio il Trasparenze Festival organizzato dal Teatro dei Venti.
Gli organizzatori del Festival hanno in quest’ultimo anno collaborato sempre di più con gli abitanti del paese, creando come si era desiderato sin dall’ inizio del progetto, una fitta rete di collaborazioni con attività limitrofe.
Trasparenze Festival accoglierà gli spettatori con laboratori, spettacoli, concerti e incontri alla scoperta del territorio, anche grazie all’ apertura di sentieri che permetteranno a chi parteciperà di scoprire il territorio a 360°.
Oltre all’ acquisto dei biglietti per singoli eventi infatti, sarà possibile acquistare abbonamenti di uno o più giorni fino al pacchetto full immersion, diventando spettatori residenti di Gombola.
Si consiglia di parcheggiare nel campo da calcio di Gombola; salita al castello a piedi (durata 15/20 minuti); in caso di necessità è disponibile una navetta gratuita.
Il Festival si concluderà Domenica 31 con una “Camminata Utopica” nel bosco di Gombola.
Andata e ritorno, con una sosta nel borgo abbandonato di Palaveggio, per un intervento poetico a cura di Fabio Biondi, Azzurra D’Agostino e Gerardo Guccini.
Per maggiori info sulle giornate e sugli spettacoli vi consiglio di consultare il sito del Festival.
Attività e luoghi imperdibili vicino alla residenza.
Gli ospiti della Podesteria potranno, su prenotazione e chiedendo info al personale dell’ostello, scegliere tra diverse attività quali:
- Visita all’Asineria di Gombola (consigliatissima per famiglie con bambini). L’asineria è riconosciuta come Fattoria Didattica ed è autorizzata a svolgere visite escursionistiche guidate. È possibile raggiungerla sia a piedi che in auto, in Via Val Rossenna, 41040 Polinago (MO) tel: 338 841 6124.
- Attività presso l’Asineria di Gombola da prenotare con almeno una settimana di anticipo:
- Visita all’Asineria con visita alla Capanna Villanoviana.
- Passeggiata sugli asinelli con attività didattica per bambini.
- Mini-trekking con gli asinelli.
- Attività con l’allevatore, dalle ore 18:00 alle ore 19:30.
- Per chi volesse compiere un percorso benessere, è possibile all’interno di una suggestiva costruzione nel bosco praticare yoga, sedute di meditazione e ricevere massaggi shiatsu, per maggiori info telefonare a Marco Guerzoni al cell:335 546 2664
- Appuntamenti gratuiti fissati per praticare Yoga sono: Venerdì 29 alle ore 11.00 – Sabato 30 alle ore 11.00, previa prenotazione obbligatoria.
- Ad oggi chi volesse mangiare un piatto caldo, può prenotare d’asporto con un anticipo di 1-2 giorni alla storica trattoria Baroni, (che fino a due a due anni fa era aperta), telefonando al: 0536 49028 – E’ rimasto il negozio di alimentari che si trova in via Val Rossenna, 83 41040 Polinago (MO), dove in alternativa è possibile acquistare panini.
- Successivamente ci si può recare al Caseificio S.Maria a Cinghianello che vende ottima ricotta e Parmigiano Reggiano 36 e 40 mesi. Faccio una premessa campanilista: il Parmigiano, si sa, è nato tra Reggio e Parma quindi noi reggiani portiamo alto lo stendardo di questo formaggio, ritenuto il migliore al mondo… Il Parmigiano prodotto qui però è decisamente ottimo e immerso in una location superlativa nella verde vallata ai piedi del Monte Cimone. Il Caseificio si trova in via del Fiorentino, 2 41040 Polinago (MO) tel: 0536 47387
- Sempre facenti parte della produzione di prodotti tipici della tradizione vi segnalo anche:
- Caseificio Santa Rita Bio 1964 (Pompeano), 0536 950193
- Azienda Agricola Radici Felici, che coltiva con metodi Bio: verdura, produce uova e miele nel rispetto della natura, potete contattarli al 351 5852477.
- Grazie alla nuova mappatura dei sentieri realizzata in collaborazione con alcuni volontari aderenti al CAI – Sezione di Pavullo nel Frignano si può percorrere a piedi il paesaggio della valle per scoprire gli itinerari visitare la pagina dedicata.
- Ultima tappa da me consigliatissima è il Mulino di Gombola, risalente al XIX secolo, imperdibile perché è rimasto uno dei pochi mulini in Italia a funzionare ancora interamente ad acqua. Il proprietario Diego Veratti, 88 anni, è l’unico, della famiglia composta da 3 sorelle e 5 fratelli, a mandare avanti il mulino. Il mulino produce farina tenera, di mais e di castagne a prezzi veramente bassi, rispetto alla lavorazione. Dovete provarla e sperare che questo gioiello storico e architettonico rimanga in funzione! Il Mulino si trova in via Strada Provinciale, 23 Gombola (MO). Recatevi al mulino anche solo per vederlo e se incontrerete Diego chiedetegli di compiere una visita e acquistate la buonissima farina, in questo modo aiuterete il mulino a sopravvivere.
Se l’articolo vi è piaciuto scrivete un commento o condividete, vi leggo sempre volentieri.
Riguardo all’Appennino Modenese potrebbe anche interessarti il mio articolo sul Giardino botanico Estense
7 commenti
Nilla
Ciao Giovanna
L”appennino modenese a mio parere lo trovo molto curato e organizzato ci sono veramente tanti bei posti a me piace molto.
Bello anche questo articolo.
Giovanna
Grazie Nilla, molto gentile, si l’Appennino Modenese è molto bello ma meno aperto come visuale, rispetto al Reggiano.
Claytonnot
I had a lot of time to read the blog content, thank you for the honest information.
Giovanna
Thank you very much!
Francesco
Mo xa gh’è mej che Pulinegh!!! 💛💙👌
Giovanna
Salve Francesco, la nostra Emilia è tutta bella, ma il nostro dialetto per molti è incomprensibile…apprezzo il commento|
Giovanna
Ciao Francesco, se non ti offendi traduco il tuo commento : Ma cosa c’è meglio di Polinago! Si è vero ma penso che l’Emilia sia tutta bella!