visita a Savignano sul Panaro
Modena,  Unione Terre di Castelli

Visita a Savignano sul Panaro: cosa vedere nel borgo medievale tra i più caratteristici della provincia di Modena.

Savignano sul Panaro è un comune che confina con la provincia di Bologna, lambito dal fiume Panaro che deve il nome Savignano ad una delle famiglie feudatarie che hanno qui regnato; la visita che vi propongo riguarda la parte alta del paese, il caratteristico borgo medioevale che dall’alto guarda l’abitato moderno.

Savignano fa parte dell’Unione Terre di Castelli, come gli altri caratteristici comuni di Vignola, Spilamberto, Castelnuovo Rangone, Castelvetro, Zocca, Guiglia, Marano sul Panaro.

Prima di addentrarci nella storia di un borgo tra i più antichi della provincia modenese, menzionato per la prima volta nell’855, che ha respirato nei secoli diverse culture: villanoviana, etrusca, celtica, romana e longobarda, vorrei fare presente a chi mi segue che gli abitanti di questo luogo “i savignanesi” sono persone molto ospitali, gentili e sempre pronte a fare festa!

Colline visita a Savignano sul Panaro

Tanto è che sia la Proloco di Savignano che organizza spesso camminate nelle colline di incredibile bellezza nei dintorni del paese, che l’Associazione Borgo Castello in collaborazione con il Comune di Savignano, organizzano durante l’anno diverse feste ed eventi per celebrare la storia di Savignano, tra le quali:

La rievocazione storica “La spada dei Contrari”, i Mercatini Medioevali natalizi al Castello, la Magnalonga notturna e diurna.

Nell’articolo che state per leggere vi parlerò anche della festa alla quale sono stata invitata insieme alla collega di Viaggi.Cibo.Emilia, Iole.

Visita a Savignano sul Panaro mercatini

Inoltre troverete:

  • Brevi cenni storici della nascita del Borgo di Savignano
  • Itinerario completo di cosa vedere nel Borgo
  • Personaggi importanti che lo hanno abitato
  • Feste e ricorrenze imperdibili
  • Dove mangiare nel Borgo

Pronti a cominciare? leggete fino alla fine perchè scoprirete che anche Savignano sul Panaro ha il suo Fantasma.

Brevi cenni storici:

I primi segni della presenza di una “curtis” longobarda, ovvero un distretto con a capo un centro con nuclei sparsi di case, chiese e mulini, si hanno nell’ottavo secolo.

Nel nono secolo sul territorio arrivano i Franchi e in seguito alla sconfitta dei Longobardi, il Re Pipino figlio di Carlo Magno dona la Curtis al Vescovo di Modena.

Finalmente nel 1026 Savignano viene nominato come “Castrum” cioè Castello e dal Vescovo di Modena passa a Bonifacio di Toscana, padre di Matilde di Canossa.

Nel 1200 circa alla morte di Matilde di Canossa il Castello ritorna al Vescovo di Modena.

In quegli anni il Ducato di Modena era in lotta con il Ducato di Bologna  e il Castello di Savignano sul Panaro essendo posto tra i due confini è oggetto anch’esso di guerre e battaglie sanguinose che vanno avanti fino al 1300, in questi anni il feudo è ceduto alla famiglia dalla quale Savignano prende il nome, i Da Savignano.

La Famiglia Da Savignano a fasi alterne si alleava con l’uno e l’altro ducato quando più gli faceva comodo arrivando ad estendere il proprio dominio fino a Serramazzoni al Castello di Monfestino.

Gli Estensi dal canto loro non vedevano di buon occhio questo atteggiamento della famiglia e la loro grande astuzia nell’estendersi in territori al di fuori della loro giuristizzione.

Nei primi anni del 400 a seguito di un omicidio tra parenti, i  Da Savignano perdono il feudo e Uguccione Contrari già in possesso del feudo di Vignola diventa feudatario per mano degli Estensi anche del Castello di Savignano sul Panaro.

Questa sconfitta da parte dei Da Savignano a beneficio dei Contrari, viene celebrata ogni anno con probabilmente la festa più grande e sentita dell’intero borgo, la già citata “Spada dei Contrari”.

La famiglia Contrarì regnò fino all’estinzione della casata e alla fine del 1500 il feudo passo in mano ai Boncompagni che lo tenne fino all’arrivo di Napoleone.

Visita a Savignano sul Panaro: Itinerario completo

Il Castello e la sua struttura si sono modificate nel tempo, ma quello che ancora oggi si può notare sono i tre livelli di cerchie murarie che caratterizzano un borgo con chiare funzioni difensive delle terre in riva al fiume Panaro.

Sui tre livelli sono presenti graziose abitazioni e importanti costruzioni, di seguito trovate la descrizione di cosa visitare livello per livello.

Primo livello:

Appena si giunge dalla parte bassa di Savignano attraverso via del Castello alla parte alta del paese caratterizzata appunto dal castello, ci si trova davanti alla prima cerchia di mura all’interno delle quali è presente la piazza Zanantoni.

Sulla sinistra della piazza è importante notare il piccolo oratorio di San Rocco costruito nel 1631 e ristrutturato negli anni 70 dello scorso secolo, in ringraziamento al Santo famoso protettore dalle pestilenze e allo scampato pericolo della peste del 1630.

Proseguendo sulla sinistra vedrete inoltre i resti delle alte mura che circondavano il primo livello del castello, oltre a imbattervi in due ristoranti molto interessanti nei quali mangiare, ma ve ne parlo più avanti.

Siamo pronti a passare l’ingresso del primo torrione, un tempo dotato di ponte levatoio, prima però di percorrere via Crespellani alziamo lo sguardo e prestiamo attenzione alla nicchia posta al centro del torrione raffigurante una Madonna con Bambino (XVII) di scuola bolognese.

Durante la passeggiata nel borgo aguzzate la vista perché non è l’unica che vedrete in questo delizioso luogo nel quale il culto mariano è particolarmente sentito e diffuso.

Sotto l’arco d’accesso alla torre sarà possibile notare porte e archi murati che dovevano essere stati possibili accessi alle parti difensive del torrione.

Pochi metri più avanti troviamo un pittorico pozzo la cui realizzazione è attribuita a Ugo Lucerni, lo stesso autore di alcuni affreschi della Chiesa di S.M. Assunta, passato il pozzo sulla destra si apre via Paolo Pallotti, con le sue deliziose casette ristrutturate.

All’inizio della via sulla sinistra non passerà inosservato un grande fabbricato ricostruito negli anni 80’ denominato “Casa di Matilde”, una leggenda mai accertata vuole che in suddetto edificio soggiornasse saltuariamente la Contessa Matilde di Canossa.

L’ultimo luogo nel quale soffermarsi dopo la casa di Matilde è sicuramente “La Casa del Capitano” che troverete salendo sulla destra, appena prima di imboccare l’entrata della torre del secondo voltone.

Visita a Savignano casa del Capitano

La casa del Capitano o del Vescovo all’esterno presenta tracce di affreschi che tra pochi anni non si vedranno più e lo stemma dei Contrari, feudatari del borgo tra il 1400 e la prima metà del 1500.

Secondo livello:

La Torre del secondo voltone è una costruzione antichissima che rappresenta l’accesso alla parte più sicura del castello e che anticamente aveva funzione di torre di guardia.

Proseguendo per via Crespellani avremo modo di notare il bel panorama delle colline savignanesi ed arriveremo ad uno spiazzo sul qui lato destro vi è una scalinata di quasi 30 gradini che porta al punto più elevato del castello, nel luogo che probabilmente diede origine all’antica corte.

Terzo livello:

In quello che è il terzo livello cioè la piazza della chiesa sorgevano prima dell’arrivo di Napoleone, almeno 5 torri che vennero distrutte e con il materiale recuperato da queste ultime si costruì il campanile a lato della chiesa che svetta sul panorama dell’intero borgo ed è alto circa 41 m.

Campanile visita a Savignano sul Panaro

La chiesa ricostruita anch’essa tra il 1746 e il 1750 ha al suo interno un’opera di Giuseppe Graziosi, artista illustre di Savignano, dal nome “Compianto del Cristo morto” da notare all’entrata della chiesa sul lato destro, sono inoltre presenti affreschi del Lucerni.

La stagione migliore nella quale visitare Savignano è sicuramente L’autunno e la primavera anche se l’inverno con i mercatini natalizi rende il borgo decisamente magico.

Visita a Savignano sul Panaro: Personaggi illustri del Borgo.

Arsenio Crespellani:

Archeologo e numismatico, personaggio di grande fama oltre a scopritore di talenti quali l’artista Giuseppe Graziosi, fu anche Sindaco di Savignano Sul Panaro.

Appassionato studioso d’antichità fu direttore del Museo Civico di Modena e nel 1873 fondò insieme ad altri intellettuali, il Museo di Bazzano che oggi porta il suo nome.

Di grande interesse la carta archeologica dell’età del bronzo da lui disegnata e la documentazione del progressivo popolamento dell’area durante i periodi villanoviano, etrusco, gallico e romano.

Giuseppe Graziosi:

Artista poliedrico pittore, scultore, incisore e fotografo, nato a Savignano nel 1879, le cui opere si possono ammirare in numerose pinacoteche di diverse città italiane e straniere.

La città di Modena gli ha interamente dedicato una gipsoteca, è sepolto nel cimitero comunale di Savignano nel quale si possono ammirare due sue sculture: Il Redentore, posto sulla tomba di famiglia e il Monumento ai caduti posto nello spazio antistante il cimitero.

Al mercato Albinelli a Modena è presente la sua scultura “Fanciulla con canestro di fiori” posta sulla fontana al centro del mercato coperto, realizzata nel 1931.

A Mulino una piccola frazione vicino a Savignano in alcuni periodi dell’anni è possibile visitare la casa natale dell’artista, un interessante esempio di casa-torre composta da un corpo centrale e da due laterali databile 600/700.

Per info visitare la pagina dell’Unione terre di Castelli.

Visita a Savignano sul Panaro: Feste e rievocazioni del borgo.

visita a Savignano rievocazione storica

Lotta per la Spada dei Contrari:

A settembre nel borgo si svolge la rievocazione storica regina di tutte le feste organizzate nel borgo “La spada dei Contrari” ad oggi molto sentita dai savignanesi, questo è un evento assolutamente imperdibile che vi consiglio, io l’ho vissuto  nella sua ultima edizione 2023 e ne sono rimasta colpita favorevolmente.

Per ben due giorni le 6 contrade del paese sfilano in costume e si contendono la spada, con lotte e giochi di abilità e di forza, chi vince si aggiudica il premio ambito che rimarrà di proprietà della contrada per ben un anno.

A fare da cornice al tutto: buon cibo locale: con banchetti di crescentine, cappelletti da passeggio, borlenghi e chi più ne ha più ne metta, visite guidate al borgo, giocolieri e tanta musica.

crescentine fritte mangiate in un Osteria del borgo

Ma quello che più mi ha colpito è l’atmosfera autentica e la giovialità delle persone che abitano il luogo e ogni anno organizzano qui eventi a mio avviso imperdibili.

La manifestazione fa rivivere un avvenimento del 1409: La donazione del feudo di Savignano al Capitano Uguccione dei Contrari da parte del marchese Niccolò III d’Este, nel capitolo sopra dedicato alla storia del borgo leggerete il perché..

L’evento è organizzato ogni anno da Borgo Castello Onlus in collaborazione con il Comune di Savignano, La stessa associazione ha invitato me e Iole del blog ioleontour, ai mercatini natalizi che si svolgono tutti gli anni a fine novembre.

Mercatini medioevali di Savignano sul Panaro:

Altro appuntamento a fine novembre, con il caratteristici mercatini medioevali del borgo allestiti nella piazza di accesso al castello e lungo tutta la via che porta al terzo livello di mura.

I venditori dei banchetti di artigianato vi accoglieranno indossando abiti medioevali, l’odore del ricercato vin brulè e della salsiccia messa a cuocere dai frati travestiti del borgo, su bracieri collocati vicino alla chiesa sono due esperienze imperdibili.

Tanto cibo handmade: le crescentine cotte nel tradizionale sasso come si faceva in origine, ma anche le locande del paese che propongono cucina tradizionale faranno da cornice ad un evento con un atmosfera tra le più caratteristiche della provincia di Modena.

Non mancheranno le visite guidate al borgo gestite dal professor Giorgio Rinaldi, che vi delizierà con alcune leggende legate al borgo e le camminate sui bei colli di Savignano organizzate dalla Proloco di Savignano e per i più piccini giochi e intrattenimento ma anche gli intramontabili burattini.

Completa il quadro la mostra di presepi lungo la via principale, le singolari e simpatiche sedie colorate con vegetazione, tanta musica con gli zampognari in giro per il borgo e il concerto Gospel.

Dove mangiare a Savignano sul Panaro:

Nel Borgo esistono due ristoranti secondo me assolutamente da provare con fasce di prezzo diverse che si trovano praticamente uno di fianco all’altro.

Casato Maria Clarice:

Ristorante molto curato esteticamente con interni in sasso e arredi dai colori chiari ed eleganti con un tocco shabby, io ho pranzato all’esterno a Settembre in un cortile arredato anch’esso in modo curato e particolare molto piacevole il fatto che siano state ricavate zone più isolate e intime con divani e poltrone dal gusto retrò.

Cibo discreto, dall’antipasto, una novità assoluta perché per la prima volta ho assaggiato le crescentine fritte, ai tortelloni burro e salvia e contorni a fantasia dello chef, il servizio è assolutamente professionale e molto cortese, la conduzione è familiare, Gabriele e Simona sono due padroni di casa amabili.

Prezzo di antipasto, primo e contorno si aggira sui 28 euro, calice di vino incluso.

Il ristorante si trova in Piazza Zanantoni, 13.

Osteria Amelia:

Una trattoria storica del borgo a conduzione familiare, qui l’arredo è più spartano ma piacevole e ruspante, i prezzi sono più contenuti, il cibo è genuino e la pasta fresca tra tortelloni e tortellini in brodo e con la panna sono tutti buoni.

Anche i secondi con il maialino arrosto sono ottimi, il servizio è cortese e la cucina è casalinga.

Il rapporto qualità prezzo è buono: circa 30/35 euro a testa bevande escluse per primo, secondo, contorno e antipasto, io consiglio la polentina fritta con stracchino.

La trattoria si trova in Piazza Zanantoni 7.

La leggenda del Fantasma di Savignano sul Panaro:

Nelle notti di luna piena e in quelle nebbiose se vi trovate a passare sotto alle mura del Castello, lungo la strada che dal borgo scende al Rio Baldo potreste scorgere la sagoma esile di una fanciulla e udire una voce che si lamenta e chiama il suo innamorato ingiustamente ucciso…

La rispettata fanciulla abitante del borgo di Savignano tanti anni fa fu preda della vendetta del proprietario del Castello, uomo rozzo, spietato e vendicativo che invaghitosi di lei nel non vedersi corrisposto, la rinchiuse nella Torre che guarda il punto dove ella era stata sorpresa a fuggire con il suo innamorato.

Da allora lo spirito della giovane donna morta di fame all’interno della Torre nella quale era stata ingiustamente rinchiusa, vaga proprio nel punto dove fu sorpresa a fuggire con l’amato suddito del terribile castellano.

(Tratto dal libro al dièvel e l’acqua santa di G.Rinaldi)

Info: come arrivare a Savignano sul Panaro.

Da Bologna:

In auto percorrendo la S.S. 569 Via Bazzanese poi via Claudia direzione Bologna Vignola.

Da Modena:

S.S. 623 Via Vignolese direzione Spilamberto-Vignola –Bologna

In Autostrada:

Uscita Modena Sud dalla A1 direzione Spilambero-Vignola

Durante le feste e le rievocazioni storiche non è consigliato parcheggiare al borgo antico, ma è in funzione dalle 10 del mattino un servizio navetta gratuito che conduce fino all’entrata del Castello ed è possibile parcheggiare presso la polisportiva di Savignano.

Per le visite al borgo al di fuori degli eventi è possibile parcheggiare vicino all’entrata del Castello , in Piazzetta della Pace nel parcheggio antistante il cimitero.

Spero che questo borgo vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti o taggandomi nelle pagine social di Facebook e Instagram e se avete delle domande vi aspetto qui sotto.

Chi mi segue sa che amo raccontare di  luoghi autentici, lontani dal turismo di massa e penso che questo borgo sia assolutamente imperdibile!

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