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Borghi caratteristici di Reggio Emilia: due luoghi imperdibili tra collina e montagna.

Reggio Emilia dal Po all’Appennino è ricca di borghi caratteristici più o meno conosciuti e raramente frequentati dal turismo di massa.

Questo articolo, oltre ai borghi di Reggio, vi darà tanti spunti per visitare i più bei borghi d’Emilia grazie anche all’intervento delle mie colleghe di viaggi.cibo.Emilia.

Inoltre, questo mese di Giugno vede l’entrata di un’altra componente del gruppo, Barbara, facente parte della provincia di Piacenza.

Si può esclamare quindi che il gruppo emiliano è al completo e non manca più nessuna provincia.

Buon viaggio tra i borghi d’Emilia-Romagna, il mese di giugno è uno dei momenti migliori per immergersi nella storia della nostra bella provincia.

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Busana, borgo caratteristico di Reggio Emilia, abbracciato dai monti.

Piccolo e tranquillo borgo a 855 m s.l.m ai piedi del Monte Ventasso, nell’Alta Val Secchia, a 57 km da Reggio Emilia, di importanza strategica che collega la Toscana all’Emilia.

Facente parte insieme ai paesi Collagna, Ramiseto, Ligonchio e Villa Minozzo del Comune del Ventasso.

Da sempre amo questi luoghi abbracciati dai monti, tra faggete e castagni, anch’essi terre matildiche, con un passato tumultuoso perché teatro delle sanguinose battaglie tra Romani e Liguri Friniati.

Nel XV secolo il villaggio fu feudo degli Estensi con Lionello d’Este, e qui nacque un castello di qui oggi non rimane traccia.

Sui resti del castello nel 1820,  venne costruita la graziosa chiesa di San Venanzio, tappa consigliata durante la visita al borgo.

Il Ventasso è anche zona di fonti e acqua termale, fate tappa in una delle tante fontane che incontrerete da Cervarezza andando verso Busana o Nismozza lungo la strada.

Portatevi qualche bottiglia se siete in macchina per gustare la fresca e buonissima acqua del Ventasso anche a casa.

Consiglio di visitare la parte vecchia del borgo, addentrandosi in via Giulio Canedoli tra case in sasso, ciottoli, scorci di montagne, fiori ai balconi potrete scorgere foto in bianco e nero legate alla storia di un’artista e fotografo Amanzio Fiorini.

Potrete approfondire la storia dell’artista, che vi ho già citato anche nell’articolo sul borgo di Cà Manari, all’interno del grazioso Bed and Breakfast “Corte della Maddalena” gestito dalla nipote dell’artista, posto in via Gaetano 3.

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Nell’articolo sopra citato potrete trovare anche diversi consigli su dove mangiare bene!

Il Bed and Breakfast rappresenta sicuramente un luogo particolare nel quale soggiornare, ma ancora più suggestivo è alloggiare in uno dei Mulini presenti nel territorio del Ventasso.

Per chi non lo sapesse, i Mulini erano fondamentali per il sostentamento della popolazione locale, in quanto macinavano grano e castagne producendo farina molto utile per il fabbisogno quotidiano.

E’ anche utile sapere che per la sua posizione centrale, a Busana ha avuto sede il “Parco Regionale del Gigante” anche conosciuto come Parco dell’Alto Appennino Reggiano.

Ma voi vi chiederete cosa centra il Gigante?

Il nome “del Gigante” deriva dalla forma della vetta più importante dell’Appennino Reggiano, il Monte Cusna, che vista dalla pianura ricorda la figura di un uomo sdraiato.

Quante volte da bambina ho cercato di scorgerne la forma…

Altre attrazioni da non farsi sfuggire sono sicuramente:

  • Il rinomato e bellissimo in tutte le stagioni Lago Calamone, un lago di origine glaciale raggiungibile dal paese di Ramiseto, chiamato anche il lago del Ventasso, balneabile, probabilmente il lago naturale più grande della provincia di Reggio Emilia.
  • Sempre nelle vicinanze di Ramiseto, sebbene ne rimanga ben poco, è comunque suggestivo visitare il Fortino di Sparavalle, una costruzione eretta nel 1800 per volere di Enrico IV d’Este, a controllo della strada del Cerreto.

Lo Sparavalle era un valico strategico, il punto più elevato prima del Cerreto e con ampia vista su tutto il vicino confine parmense.

Luogo del cuore del FAI dal quale si gode una vista mozzafiato su tutta la cordigliera montuosa.

  • Se invece volete visitare il Parco Avventura più grande d’Italia, sappiate che a pochi km da Busana, a Cervarezza Terme vi è un luogo dove anche gli adulti possono tornare bambini.

Dieci ettari di divertimento per famiglie che vogliono passare una giornata spensierata, all’insegna dell’avventura, Benvenuti a Cerwood!

Senza parlare di tutti i percorsi di trekking e ciclismo di cui questa zona è piena.

Come raggiungere Busana:

Da Reggio Emilia in auto: prendere SS n. 63 direzione Castelnovo ne’ Monti sempre dritto per il Passo del Cerreto, il paese si trova sulla strada.

Da Parma in auto: SS n. 513 in direzione di Traversetolo – Ciano d’Enza – Castelnovo ne’ Monti, poi SS n. 63 per Passo del Cerreto.

Dalla montagna scendiamo verso la collina rimanendo sempre però in terre matildiche…

Quattro Castella, uno tra i più caratteristici borghi della collina in provincia di Reggio Emilia…

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Quattro Castella come cita il nome è il borgo storico che nel Medioevo costituivano un complesso difensivo unico e particolarissimo.

Il luogo è costituito da “Quattro Colli” Monte Zane, Monte Lucio, Bianello e Monte Vetro, sui quali si ergevano Quattro strutture con diverse caratteristiche e funzioni difensive.

Il Panorama visto da lontano vi sorprenderà per la sua unicità!

Di queste quattro strutture solo il Castello di Bianello risulta integro, essendo stata dimora signorile fino al secolo scorso, le altre strutture conservano solo parti di mura.

Ed è proprio il Castello di Bianello il simbolo principale del piccolo e grazioso paese che io consiglio assolutamente di visitare.

Cenni storici sull’origine del borgo:

Sembra che le il Comune di Quattro Castella sia stato abitato già da epoca paleolitica grazie al ritrovamento di manufatti in pietra rinvenuti sul intero territorio matildico.

I maggiori insediamenti a Quattro Castella si ebbero però durante il periodo dell’Alto Medioevo.

Il primo sistema fortificato di difesa verso la pianura padana, rappresentato dalle citate strutture, costruite tra il X e XI secolo, diventerà fondamentale per i successivi eventi storici di tutta l’area matildica.

Bianello diventa in seguito proprietà di Matilde, che oltre ad ampliarne le fortificazioni, lo rende inespugnabile come d’altronde risultava il Castello di Canossa.

Proprio qui per intercessione di Matilde, Papa Gregorio VII ricevette nel 1077 Enrico IV di Germania e lo assolse dalla scomunica.

Sempre a Bianello, Matilde ormai anziana, fu incoronata da Enrico V, vice regina del Regno dei Liguri, cioè Vicaria in Italia dell’Imperatore di Germania.

Morta Matilde, nel 1115, le sue terre sono state oggetto di disputa tra il Papato e l’Impero.

Si ha così una frantumazione in tanti piccoli possedimenti nelle mani dei vassalli e degli enti ecclesiastici.

Fino al sopraggiungere degli Estensi nel XV secolo che limitano le nobiltà locali e le casate come quella dei “da Canossa”.

Nel 1859 si costituisce il Regno d’Italia e Quattro Castella diventa Comune.

Cosa visitare a Quattro Castella:

  • Castello di  Bianello: La roccaforte si fonde amabilmente con la natura e i calanchi circostanti, ed è la più integra rispetto ai castelli presenti in Appennino, se si pensa a Rossena, Canossa e il Castello di Carpineti.

La storia di Bianello è profondamente legata a quella della Contessa Matilde che qui risiedeva abitualmente.

Il Castello di Bianello è all’interno del circuito dei “Castelli delle Donne”

Tanti sono stati i restauri nel tempo, anche l’interno ha particolari di notevole interesse come ad esempio il dipinto raffigurante Matilde con in mano il melograno, posto in una delle sale centrali.

Bianello è visitabile tutti i fine settimana dalle ore 9:00 alle 18:

Solo ed esclusivamente tramite visita guidata oppure prenotando una visita infrasettimanale, con prezzi più alti e consigliata per gruppi di persone.

Per maggiori info consultate il sito web dedicato con orari e costi.

Il Castello si trova in via Bianello a Quattro Castella, ed è facilmente visibile anche dal Centro del paese.

  • Oasi Naturalistica Lipu: Istituita nel 1981 dal Comune di Reggio Emilia e data in gestione alla Lipu nel 1993 è uno splendido esempio di ambiente collinare, costituito da flora e fauna molto interessanti.

E’ possibile visitarla percorrendo due sentieri: il primo collegato al castello di Bianello e il secondo che parte dal centro visite dell’ Oasi e conduce ai due colli Zagno e Lucio.

L’Oasi è aperta da Marzo a Ottobre, nei fine settimana a partire da giovedi dalle 9:00 alle 18:00, e da novembre a febbraio solo nei week end.

Per info: Responsabile centro visite Luca Artoni telefonare al Tel 0522 88790

  • Parco di Roncolo: Splendido Parco nel quale consiglio di perdervi, oppure di fare passeggiate e un piacevole pic-nic sull’erba.

Quarantaquattro ettari di terreno prevalentemente boschivo, con all’interno oltre all’area ristoro e ai servizi igienici, un ampio parcheggio e un area pic-nic co otto griglie per barbecue autogestiti.

Inoltre sono presenti ben 6 sentieri di facile percorrenza adatti a tutti, oltre ai sentieri CAI che continuano fuori dal parco.

Il Parco di Roncolo si trova in via Giuseppe Verdi, 23/1 a  Quattrocastella.

Rievocazione storica Corteo Matildico

Evento principale del borgo è rappresentato dal Corteo Matildico, che si svolge tutti gli anni tra fine maggio e Giugno dal 1955.

Tre giorni di feste, giochi e iniziative legate alla rievocazione storica più caratteristica delle terre matildiche.

In quell’occasione il paese si trasforma in un vero e proprio Borgo Medioevale, la rievocazione culmina con l’episodio di Matilde incoronata da Enrico V, Vicaria Imperiale in Italia.

Dove mangiare a Quattro Castella:

Chi mi segue sa che consiglio prevalentemente luoghi dove ho mangiato bene!

Il ristorante la Maddalena a conduzione familiare, con una tradizione di 81 anni non poteva non essere citato.

Anche perché gentilezza, cortesia e professionalità sono caratteristiche che questo Albergo Ristorante possiede da generazioni.

Inoltre gusterete piatti della tradizione emiliana cucinati bene, pasta sfoglia fatta in casa, tortelloni di molte tipologie, bomba di riso, piatti di carne e selvaggina…

Consiglio di assaggiare il coniglio in fricassea “della Maddalena”, uno dei piatti più rinomati.

Ma chi era Maddalena?

Era la donna che nel 1936 aprì un negozio di generi alimentari con annessa una Locanda, e da lì in poi le squisite pietanze che uscivano dalla sua cucina hanno reso celebre e frequentatissimo il ristorante.

La Maddalena si trova in posizione strategica proprio ai piedi del Castello di Bianello, in via Pasteur, 5 – Quattro Castella – Tel: 0522 887135

Il prezzo di un pasto completo incluse bevande si aggira sui 35/40 euro, le porzioni sono abbondanti e il servizio è veloce.

Consigliatissimo.

Come raggiungere Quattro Castella:

In Automobile da Milano: Prendere l’Autostrada del Sole A1 e uscire a Terre di Canossa-Campegine, seguire poi le indicazioni per Quattro Castella.

In Automobile da Reggio Emilia: Dal centro città imboccare via Gorizia SP28 proseguire per Codemondo SP72 e successivamente SP53 vi porterà direttamente a Quattro Castella Centro.

E ora dopo avere girato per colline e montagne di Reggio Emilia ci spostiamo in quei della vicina Parma per visitare insieme ad Aura tre splendidi borghi molto suggestivi.

Barbara la new entry del gruppo emiliano, vi porta con sé in alcuni borghi sconosciuti in provincia di Piacenza, dopotutto l’underturism è la sua specialità…

Insieme a Iole andremo a visitare un bellissimo borgo in provincia di Modena per sapere di cosa si tratta andate a leggere l’articolo…

Da Modena in un attimo siamo a Bologna con Libera che ci porta alla scoperta di un meraviglio e fiabesco borgo.

E poi via alla volta di Ferrara con Chiara che ha in serbo per voi alcuni borghi insoliti e imperdibili.

Se vi è piaciuto questo viaggio attraverso l’Emilia seguite le nostre avventure anche sui social Facebook e Instagram e come solitamente diciamo “ne vedrete delle Belle”.

Per domande o approfondimenti scrivetemi nei commenti

Se vi va taggateci per farci sapere se vi sono piaciuti i luoghi da noi suggeriti con #viaggiciboemilia.

Alla prossima avventura…

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