Pavullo nel Frignano: cosa vedere tra arte e storia nella perla dell’Appennino modenese.
Pavullo nel Frignano non smetterà mai di sorprendermi!
In occasione del secondo blogtour di viaggi.cibo.Emilia siamo andate vedere i simboli di questo vasto territorio, sede dell’Unione dei comuni del Frignano.
Scopri con noi le migliori esperienze da fare, tra arte e storia della perla dell’Appennino modenese.
Per viverle con i giusti tempi servirà forse più di una giornata, le esperienze meravigliose che vi consiglio sono fondamentalmente tre!
Senza dimenticare un luogo dove mangiare, circondati dalle montagne a 10 minuti dal Castello di Montecuccolo.
Pronti per cominciare, il bellissimo e avventuroso viaggio in questi luoghi in passato fortemente contesi?
I colori accesi delle tele degli artisti nati in questa terra generosa, la natura rigogliosa dei monti di questa parte d’Emilia, sono pronti ad incantarvi e a cullarvi tra le loro braccia.
Ringraziamo per l’ospitalità: il Castello di Montecuccolo facente parte del circuito di “Castelli Estensi” e la Casa Museo di un grande artista considerato il Van Gogh italiano, Gino Covili.
1° Tappa: Ponte di Olina simbolo di Pavullo nel Frignano (1522)
Uno splendido ponte talmente resistente da avere retto alla spaventosa piena del fiume Scoltenna del 1734, che quest’anno compie pensate un po’ 500 anni.
Il ponte di Olina presenta un maestoso arco centrale con un’ edicola sulla sommità datata 1581.
Sotto di essa è possibile notare due immagini sacre della Madonna, che solitamente venivano messa a protezione dei viandanti.
Come a chiedere perdono alla natura di avere costruito un manufatto che contribuisse a interrompere l’invalicabile fiume Scoltenna.
Conosciuto anche come ponte della Carpineta in ricordo delle antichissime popolazioni pre-romaniche insediate nella zona.
Il Ponte aveva all’epoca un importanza rilevante nella viabilità verso la Toscana da Sestola, allora capitale della provincia del Frignano.
Alla sua costruzione contribuirono sia i Montecuccoli, che la podesteria di Sestola e gli Stati di Firenze e Lucca.
Rappresentava un vero e proprio collegamento tra Toscana ed Emilia.
Il camminamento è ampio, sembra infatti che consentisse il passaggio di almeno due carri.
Il mio consiglio è di percorrere il ponte in tutta la sua lunghezza e qui un selfie e assolutamente d’obbligo.
Attualmente attraversato da mezzi a motore quali i trattori, verrà ben presto chiuso al traffico per salvaguardarne le condizioni.
E’ già pronto un progetto di restauro da 400 mila euro.
La zona è balneabile ma bisogna sempre prestare attenzione alle correnti, sembra inoltre che sotto al manufatto sia presente una sorta di buca profonda con acque vorticose
Mio consiglio e di refrigerarsi con le fresche acque senza allontanarsi troppo dalle sponde.
Come tutti i ponti anche il ponte di Olina è legato ad una leggenda…
Si ricollega ad un tragico evento avvenuto nel 1400, e narra che chiunque si trovi a passare sul ponte in una notte tempestosa e buia, può udire una voce strozzata chiedere aiuto.
Come raggiungerlo: Importante se lo si raggiunge in automobile mettere sul navigatore la dicitura Ponte di Olina Montecreto, diversamente rischierete di finire (com’è successo alle sottoscritte) dalla parte del ponte sbagliata e non asfaltata.
2° Tappa: Castello di Montecuccolo, maniero simbolo di Pavullo nel Frignano.
Il fiabesco Castello di Montecuccolo è il simbolo indiscusso di Pavullo nel Frignano!
La fama della roccaforte è legata alla figura del regnante e valoroso condottiero Raimondo Montecuccoli.
Le vicende legate al Castello sono ampiamente spiegate nel mio articolo dedicato al Castello di Montecuccolo, e in questo breve sunto voglio segnalarvi principalmente tre sale importanti, alcune di esse di ultima creazione.
- La ristrutturazione avvenuta nel 2021 da parte dell’Associazione “Il Frignano dei Montecuccoli” si è concentrata sulla storia della famiglia Montecuccoli e soprattutto sulla figura di Raimondo, è quindi imperdibile la visita delle nuove sale al piano terra.
Di particolare interesse la seconda sala che affronta il personaggio di Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia, il suo ruolo di diplomatico europeo e la sua carriera di scrittore, i Musei e i Castelli in Austria & Ungheria dove vive il ricordo delle sue gesta eroiche.
Notare la lettera con firma autografa di Raimondo Montecuccoli e sigillo, datata 2 maggio 1647, posta nella teca all’angolo della sala.
- Stupende le due sale dedicate ai presepi dell’artista Giuseppe Ricci, in esposizione dal martedi alla domenica.
Un’affascinante riproduzione di vita contadina nei graziosi borghi del Frignano, unita all’Avvento della nascita di Gesù, un imperdibile e raffinata mostra per tutti gli amanti dei presepi e non.
- Nelle sale del piano nobile sono invece presenti i dipinti a colori e carboncino di un grande artista nato e vissuto a Pavullo nel Frignano, Gino Covili, che andremo a conoscere meglio nella nostra terza e importante tappa.
Un ciclo di 48 dipinti prodotti tra il 1996 e il 1997 dal titolo “Il Paese ritrovato” un Covili ormai ottantenne che disegno dopo disegno, ci racconta i luoghi perduti della sua infanzia.
Celebre il dipinto a parete intera del paesaggio sotto la neve, posto nella prima sala.
Un grande dono dedicato all’amato paese dal quale nasce un libro edito da Franco Maria Ricci.
Prima di incamminarci alla Casa Museo Covili un pranzetto è d’obbligo ed è molto consigliato L’Agriturimo a 10 minuti dal Castello dal nome “Serra Parenti”
La particolarità dell’Agriturismo è data principalmente dalla splendida collocazione in una vallata con vista meravigliosa sul Castello e sul Monte Cimone.
Il Pranzo si è svolto in un grazioso prefabbricato in legno, con vetrate vista giardino e piscina, pochi i tavoli, buona la qualità delle pietanze.
Prodotte con materie prime a Km 0, composte prevalentemente da primi della tradizione fatti a mano e dalle immancabili crescentine con lardo e salumi fatte con farina integrale.
Personale gentile e accogliente, prezzo nella norma 30,00 euro il menù fisso compreso di bevande.
Unica pecca servizio decisamente lento.
L’Agriturismo Serra Parenti si trova in via Pratolino, 46, sono disponibili anche graziose camere per chi vuole pernottare.
Consiglio di prenotare con largo anticipo, soprattutto in periodo estivo al tel: 334 3927165.
3° Tappa: Casa Museo Covili a Pavullo nel Frignano
La terza tappa della giornata ci porta alla scoperta della casa museo contenente le opere d’arte di un artista fortemente inserito nel suo paese d’origine, Gino Covili, nato a Pavullo nel Frignano il 21 Marzo del 1918.
Gino Covili riconosciuto dalla critica come il “Van Gogh Italiano”, è considerato uno dei maggiori maestri del ‘900.
Appena si arriva nell’ampio parcheggio a ridosso del Parco Ducale di Pavullo, adiacente la casa museo dell’artista, ci si rende immediatamente conto di essere arrivati in un luogo magico fuori dal comune.
La casa in pietra e legno fatta costruire da Covili per sé e la sua famiglia si sposa perfettamente con l’ambiente circostante, diventando un tutt’uno con la natura.
Ed è anche il luogo, come affermava lo stesso artista:
“Dove nascono i pensieri, i miei pensieri, che poi crescono e diventano disegni e poi colori e poi quadri e storie da raccontare”.
Un luogo che nel 2019 grazie al lavoro di Matteo, nipote del pittore e di Vladimiro figlio di Gino, ha aperto le sue porte a tutti gli amanti dell’arte.
Ma soprattutto a coloro che aspirano ad una visita guidata intima ed emozionale, perché fatta dalle persone che hanno vissuto a stretto contatto con l’artista.
Vladimiro, Matteo e Francesca, sorella di Matteo, sono soliti ricevere i visitatori al cancello di casa e lo fanno con la gentilezza e il calore tipici di quando si riceve un ospite nella propria casa.
Poi tutto il resto non si può raccontare nel dettaglio perché bisogna viverlo!
I familiari dell’artista ci hanno guidato magistralmente alla scoperta delle 120 opere della casa bellissima e raffinata, nella quale essi tuttora vivono, disposte su tre piani.
Opere facenti parte di cicli pittorici prodotti in 40 anni di attività da autodidatta di Gino Covili.
La passione per la pittura lo ha accompagnato sin da bambino, ci racconta Vladimiro, ma è quando viene assunto come bidello in una scuola del paese, che può finalmente dedicarsi ad essa.
Vladimiro è un perfetto cicerone, che racconta con passione la vita e le opere del padre e ti può persino fare commuovere con aneddoti personali ed emozionanti.
I dipinti vibranti dai colori accesi, sono di medie e grandi dimensioni e sono eseguiti prevalentemente a tecnica mista: olio, acquerello, gessetto ecc…
Il genere dei dipinti può piacere oppure no ma una cosa è certa sono in grado di suscitare una forte emozione in chi li osserva.
Come qualsiasi opera d’arte, anch’essi non vogliono essere guardati in maniera frettolosa, ma osservati in ogni minimo dettaglio.
Quadri che raccontano di vita, emarginazione, uomini, animali e natura del tanto amato a Gino, Appennino modenese.
Il linguaggio utilizzato è di tipo epico, vuole ricordare la montagna per com’era, rispecchia una civiltà contadina che ormai non esiste più.
Vi ho raccontato questa casa museo in breve, attraverso le emozioni che mi ha suscitato.
vi metto qui il quadro da me preferito, un dipinto che racconta le feste contadine che si svolgevano nelle vecchie aie, dopotutto condivido con il pittore la passione per le tradizioni.
Quello di Gino Covili è un mondo che vi conquisterà se assaporato lentamente, se volete conoscere la sua storia nel dettaglio potete andare sul sito dedicato.
Consiglio per potere apprezzarlo al meglio, di documentarsi prima di andare al Museo.
Le visite guidate alla casa museo sono possibili solo tramite prenotazione, sia per gruppi composti, sia per gruppi organizzati, anche con possibilità di aperture dedicate per visite private.
L’obbiettivo e quello di rendere ogni incontro un vero e proprio evento personalizzato.
La casa è aperta anche ad iniziative ed eventi quali presentazioni di libri, laboratori creativi e visite con aperitivo.
Potrete richiedere la programmazione dettagliata e prenotare la vostra visita guidata contattando Matteo al: +39 3389250232
La visita può durare fino a due ore e trenta, oppure essere adattata alle vostre esigenze, ma vi assicuro sarete rapiti e non vi accorgerete del passare del tempo.
Il costo è di 25,00 euro a persona.
Come raggiungere Casa Museo Covili: Gino risponderebbe, se vieni da Modena alza gli occhi al Cimone, lui ti guiderà!
In automobile: da Modena prendere la Nuova Estense per arrivare a Pavullo nel Frignano, all’inizio del paese girare per via Isonzo, 1 e sarete arrivati.
La nostra avventura nelle terre del Frignano finisce qui, è stata una giornata fantastica con il team di #viaggiciboemilia, che ci ha permesso di conoscerci di persona e di fare esperienze che condividiamo con voi…
I contenuti della giornata sono nelle stories e nei video di Facebook e Instagram, venitemi a trovare lì.
Vi aspetto nei commenti e se per caso proverete le esperienze da noi elencate taggateci con #viaggiciboemilia.