
Carnevale di Castelnovo di Sotto: “Al Castlein” edizione 2023, il ritorno
Chi mi conosce e mi legge da diverso tempo, sa che questo mio blog parla principalmente di luoghi e tradizioni emiliane, di una terra fatta dalle passioni di chi la abita.
Una di queste passioni, esempio di grande aggregazione tra gli abitanti del paese di Castelnovo di Sotto in provincia di Reggio Emilia, è proprio la realizzazione del Carnevale.
Quest’anno alla 136°edizione, dopo uno stop forzato dovuto alla pandemia torna la grande Festa colorata che vide le sue origini già dal 1800.
In questo mio articolo vi parlo di:
- Origini del Carnevale Al Castlein di Castelnovo di Sotto
- Il Carnevale di Castelnovo di Sotto edizione 2023
- Visita al Museo della Maschera di Castelnovo di Sotto
E ora che lo spettacolo abbia inizio…
Origini del Carnevale Al Castlein di Castelnovo di Sotto
L’origine del Carnevale è antichissima ed è riconducibile al medioevo, festa pagana che precede la Quaresima, l’unica festa che la chiesa non è mai riuscita ad inglobare.
Un evento goliardico che apre valvole di sfogo e rende possibile l’impossibile, un grande modo di rigenerare comunità, e tutti noi sappiamo quanto ce ne sia bisogno di questi tempi…

Una bellissima frase trovata nel volume regalatomi dal Comune di Castelnovo di Sotto, inerente il Carnevale dà una definizione perfetta del significato di mascherarsi:
“La maschera è stata sempre un elemento importante sia perché permette di celare l’identità, e quindi incarna perfettamente lo spirito irriverente del Carnevale, sia perché, con la sua deforme bellezza mette in luce e amplifica i difetti e le piccole e grandi perversioni umane.”
Il Comune di Castelnovo di Sotto sin dai primi anni dell’800 si è distinto anche grazie all’arte di un grande personaggio erede di una famiglia di illustri intagliatori e indoratori di legno, Prospero Guatteri.
Si deve a lui la creazione dei carri che nel 1842 furono inviati dalla comunità di Castelnovo di Sotto, per festeggiare le nozze del principe ereditario, il futuro Francesco V con Adegonda di Baviera.

Suddetti carri erano decisamente diversi da quelli di oggi ed erano altamente rappresentanti dei nobili estensi, presentando Sibille, divinità antiche e Cupido a fare da custode della storia d’amore.
L’arte di Guatteri e della sua famiglia accrebbe nella fondazione di un vero e proprio “Comitato del Carnevale”, che aveva lo scopo di coordinare e promuovere i divertimenti carnevaleschi.
Accanto ai carri i Guatteri crearono maschere, che a differenza delle odierne o delle più antiche in legno erano in tela dipinta e successivamente cerata.
Alcuni splendidi esemplari si possono ammirare nel museo della maschera di cui vi parlerò in seguito.

Le maschere de “I Guatteri” mostravano sembianze dal grottesco, al truce al delizioso e angelico.
Può apparire strano, ma anche nel clima acceso e politicamente aggravato che la provincia reggiana attraversava nel dopoguerra, c’era chi pensava al Carnevale:
nel 1946 fu proprio per iniziativa dell’ex segretario dell’O.N.D.(Opera Nazionale Dopo lavoro) che a Castelnovo di Sotto si organizzò il primo Corso Mascherato del dopoguerra.
In realtà, più che di un corso, si trattò della costruzione di un unico carro dal titolo “Intervento chirurgico su Sandrone”, che sfilò per le vie del paese senza concorrenti, ma già l’anno successivo i carri in concorrenza erano due.
Con l’avvento del fascismo la produzione di maschere cessò, la ripresa delle sfilate di carri e le mascherate ripresero nel dopoguerra.
Nacquero in questi anni le prime Scuderie costituite dall’aggregazione di amici uniti dalla passione per il Carnevale.
Il vero motore della rinascita del carnevale però fu rappresentato dalla costituzione il 10 gennaio del 1977 della Cooperativa “Il Carnevale”.
Diccianove soci fondatori sottoscrissero l’atto costitutivo della società all’interno del Palazzo Comunale.
La Cooperativa era costituita come una vera e propria società con un Comitato direttivo, dei soci attivi impegnati nella realizzazione dei carri.
Oltre ai consiglieri erano e sono ad oggi coinvolte anche persone esterne della città e attività commerciali.
Un’ultima curiosità riguarda il nome del Carnevale “Al Castlein” ovvero l’abitante di Castelnovo di Sotto, simbolo e icona del Carnevale introdotto nel 1994.
Al Castlein impersonato da un castelnovese in carne ed ossa, con il suo berretto rosso calato sulle orecchie, il panciotto a scacchi e le scarpe grosse rappresenta il buon senso della civiltà contadina.
A lui ogni anno, all’apertura del Carnevale vengono affidate dal sindaco in persona le chiavi della città, ma questa è una storia che vi racconterò nel prossimo capitolo.

Il Carnevale di Castelnovo di Sotto 2023
Centotrentasei edizioni per questo Carnevale che come si diceva prende il nome del Castlein, la maschera simbolo del grande evento, diventata persino un burattino.
Quest’anno l’appuntamento è tutte le Domeniche del mese di Febbraio.
Castlein dopo aver ricevuto la chiave della città ne diventa il custode per tutta la durata del Carnevale e alla fine dell’evento riconsegna la chiave al sindaco.

Le Scuderie sono le co-protagoniste di questa colorata processione, tutte quante si contendono il Gonfalone (Stendardo della vittoria), quale premio per il miglior carro dell’anno.
Eccovi un elenco aggiornato, che vi aiuterà a riconoscere i carri quando vi recherete Al Castlein:

Scuderia Montagnola: Oktoberfest del Castlein
La Montagnola coinvolgerà in una festa tra le più pazze, in alta montagna, nei prati in fiore, tra canti, Balli e birra a fiumi.
Scuderia Scuola dell’infanzia Girasole – Palomar: Veniamo giù dai monti.
Grandi e piccini su questo carro che mette in scena il Tirolo, con gnomi, mucche, brezel e tanta allegria.
Scuderia Belvedere 3.0: 50 Carnevali da Favola.
Ed eccoci ad una delle prime scuderie che quest’anno compie 50 anni e festeggia con un carro dedicato alle favole più belle tanto amate dai bambini.
Scuderia Club 69 Classe 96: Non giochiamoci il futuro.
Questo carro tra quelli che mi ha entusiasmato di più, oltre a mostrare una splendida parata di carte da gioco ballerine ha un titolo decisamente provocatorio, che ci invita a giocare la partita della vita valutando bene le mosse proprio come se fosse una partita a carte.
Scuderia FIAC: Salviamo le Api.
Tante api gigantesche con i loro barattoli di miele sfilano gioiose per le strade del paese…
A due cose dobbiamo fare attenzione: la prima riguarda il messaggio chiaro e importante legato alla salute del pianeta, la seconda riguarda la vasca da bagno nella quale potreste finire, cosparsi di coriandoli com’è successo alla sottoscritta.
Scuderia Junior: Il treno delle Fiabe.
Carico dei personaggi di Collodi arriva dalle dolci colline della Lucchesia Il treno delle Fiabe, l’intento è di ricordare ai bimbi, ma anche agli adulti che le fiabe sono sempre d’attualità e rappresentano un’alternativa ai mass media e alla tecnologia.
Scuderia I Sabèr: Jurassic Saber, ieri, oggi e per sempre.
Molto scenografico questo carro che ci fa rivivere la magia del film “Una notte al Museo” statue egizie, animali, personaggi della mitologia e un grande scheletro di T Rex che apre le fauci, creano un’atmosfera giocosa e imprevedibile.


Scuderia Olimpia 2: La bella e la Bestia, la bellezza effimera
Altro carro che ci fa riflettere su dove risiede la bellezza? In un effimero involucro o in ciò che di prezioso c’è al suo interno?
Oltre ai carri entrate nella caratteristica chiesa della Beata Vergine della Misericordia, che si affaccia proprio su una delle piazze principali davanti, vicino al Municipio.


Al suo interno troverete tante maschere di diverse forme e colori realizzate dai bambini delle scuole elementari di Castelnovo di Sotto e un istallazione di Yuval Avital dono dell’artista in visita al paese.
Se la fame arriva inesorabile allora il buonissimo gnocco fritto e le patatine che troverete a pochi metri dalla chiesa al punto ristoro Mc Castlein faranno al caso vostro.

Mentre i prodotti quali: vino, dolci e tanto altro a marchio Al Castlein si potranno acquistare alla “Castlein Baita”.
Prima di visitare una delle attrazioni più importanti del Comune devo svelarvi che grazie al lavoro assiduo dell’ associazione Al Castlein, Castelnovo di Sotto vive un vero e proprio Carnevale tutto l’anno.
Grazie ad uno spirito collaborativo e aggregativo forte Il paese è protagonista di svariate iniziative collaterali quali:
- Il rogo del Vecchione per l’ultimo dell’anno.
- La mostra mercato dei Carnevali.
Inoltre la nascita della pagina web del Castlein aggiorna chi volesse venire a Castelnovo di Sotto su tutte le iniziative annuali.
L’ingresso al Carnevale avrà il costo di 6 euro per gli adulti e sarà gratuito per i bimbi sino a 13 anni, per gli adulti è presente un buono sconto scaricabile nella pagina dedicata.
La sfilata le domeniche del 5/12/19/26 si apre alle ore 14:00.
Museo della Maschera di Castelnovo di Sotto
Non si può andare via da Castelnovo di Sotto senza avere visitato il Museo della Maschera del Carnevale inaugurato nel 1977 al secondo piano della storica Rocca Municipale del paese.

Il Museo anche Centro di Documentazione e ricerca della lunga storia che lega il paese al Carnevale, presenta al suo interno un’affascinante e numerosa raccolta di maschere, antichi stampi in metallo e modelli originali in gesso.
Tale collezione è stata in parte acquistata dal Comune nel 1997 e in parte è stata arricchita dalla donazione di un grande collezionista e amante del carnevale, Eugenio Gabrielli.
Il valore storico-artistico di questo vero e proprio patrimonio è stato riconosciuto oltre che dalla Provincia di Reggio Emilia, dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
Tali istituzioni anno sostenuto la nascita e l’allestimento di un museo che seppur piccolo rappresenta un raro gioiello emiliano, e il finanziamento degli interventi di restauro delle maschere.
Le tre sale presenti nel Museo ripercorrono l’evoluzione storica delle “Mascherate” senza tralasciare il significato originale di questa antica festa, soggetta per secoli ad attacchi repressivi da parte di associazioni laiche ed ecclesiastiche.

L’entrata del Museo è molto particolare ed è rappresentata dall’uomo aquila che regge la chiave della città, il braccio teso nell’azione fa da cornice alla porta d’ingresso delle sale espositive.
Nella prima sala troviamo: Oltre ai tabelloni con spiegazioni dettagliate sulle tecniche di costruzione delle maschere dei carri e le origini del Carnevale di Castelnovo di Sotto, foto in bianco e nero e alcune delle prime maschere e stampi provenienti dalle fabbriche Guatteri.
Nella seconda e terza sala troviamo: la ricostruzione storica della Fabbrica Guatteri (1810-1933) con il conseguente passaggio di testimone per un breve periodo al Mascherificio Italiano Cervi & C (1944) di Fornovo di Taro.
Nelle due sale sono visibili gli antichi stampi in metallo, i modelli in gesso e le maschere in tessuto cerato, la voglia di indossarne una sarà irresistibile.

Le opere restaurate sono esposte secondo un ordine che rispecchia le fasi di lavorazione e le diverse tecniche elaborate dagli artigiani Guatteri, a parete troverete sempre un tabellone con spiegazione.
Da notare l’unico blocco di stampo e controstampo in ghisa nel quale venivano pressate le maschere in tessuto.

Sono rimasta letteralmente affascinata da questi manufatti, e ho avuto modo di vedere le illustrazioni dei primi due carri citati nel primo capitolo e fatti costruire dai Guatteri per il matrimonio di un nobile duca Estense.
Per sapere come vengono realizzate le maschere enormi fissate sui carri sarà necessario un secondo articolo.
Sappiate che sono già stata invitata a vedere le fasi di lavorazione, che come saprete consistono nella realizzazione della cartapesta!
Il Museo si trova al Palazzo Rocca, in Piazza 4 Novembre,1.
Info generali:
Durante le Domeniche di Carnevale l’entrata è libera, diversamente è necessaria la prenotazione telefonando durante gli orari di apertura della sede comunale.
L’ingresso è sempre gratuito, e l’accesso è agevolato ai disabili mediante ascensore.
Tel. 0522 485736 Comune /Ufficio Cultura
Castelnovo di Sotto è un paesino piccolo e tutto da scoprire con gente gioviale e autentica, sembra di essere catapultati in un’altra dimensione, mi ricorda tanto la passione del museo di Guatelli.
Mi sentirete ancora parlare di questo luogo perché mi ha colpito molto e voglio approfondire.
Vi aspetto nei commenti e vi do appuntamento alla prossima avventura in terra emiliana.
Sono presente anche su Instagram, Facebook, e Pinterest venite a seguire le mie avventure con tanti contenuti inediti.
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