Murales a Reggio Emilia: visita a un “opera d’arte differente” da Guinness dei primati.
Amanti dei murales vi consiglio la visita ad un “murales differente”, così l’ha chiamato Katja Benassi, l’autrice di questo progetto folle, ubicato in provincia di Reggio Emilia.
Un murales che ha un significato molto importante per il benessere e la biodiversità del nostro pianeta!
La metodologia di realizzazione è talmente particolare che l’artista sopra citata ha deciso di iscriverlo al Guinnes dei primati che si svolge tutti gli anni a Londra.
Ma seguitemi per scoprire i dettagli della realizzazione e comprendere quanta passione e amore per il proprio territorio si cela dietro l’opera reggiana.
Api, miele e amore per il territorio
Un progetto folle nasce sempre da una persona che crede fermamente in un’ idea e in un messaggio che possa risuonare e portare risultati o perlomeno fare riflettere.
La cosa che più di tutte mi piace quando vengo a contatto con realtà semisconosciute e con persone come Katja, è il fuoco e la passione genuina, mosse da un reale bisogno di contribuire al benessere universale e non solo al beneficio individuale.
Ma chi è Katja vi chiederete?
Katja Benassi classe 1963 è una ragioniera con una forte vena artistica!
La famiglia di Katja composta dal figlio Morgan e dal marito gestisce una piccola azienda di produzione di miele biologico, l’Allodi Apicoltura, nella tranquilla cittadina di Cavriago (RE).
Spendendo due parole sul miele devo dirvi che è uno dei mieli più buoni e di qualità mai sentiti, non a caso vincitore di numerosi premi dal 2013 e presente nella guida “Grandi mieli d’Italia”.
Prodotto in ben otto varianti, il mio preferito e super fruttato che mi ricorda il frutto pesca è il “miele paradiso” in super abbinamento con gelato alla crema o yogurt.
L’idea che ha preso la forma di un murales posto sul muro di cinta del laboratorio Allodi è nata per rendere meno insignificante il muro stesso.
La cosa fantastica oltre al materiale con il quale sono costruiti i pannelli, è che si possono staccare grazie ha degli strap inseriti da Katja.
L’impavida donna mi racconta la storia della realizzazione dei 13 pannelli che partendo da un messaggio di speranza arrivano ad allertare il genere umano sul pericolo che il nostro pianeta sta correndo di scomparire.
Afferma inoltre che inizialmente aveva pensato di usare la tecnica tradizionale del dipinto ma poi il comune ha imposto dei vincoli.
Essendo il laboratorio in centro storico, Katja ha dovuto pensare ad una soluzione tanto originale quanto sostenibile, infatti lei stessa afferma che:
“L’idea della tenda d’accesso al laboratorio costruita con le capsule in alluminio della macchinetta del caffè, mi ha fatto pensare che…
Non c’era niente di meglio in fatto di leggerezza, resistenza agli eventi atmosferici, facilità di lavorazione, ma soprattutto riciclo di un materiale che avrebbe così avuto una seconda vita.
Una idea tanto bella quanto folle…mi sono chiesta quanto caffè avrei dovuto bere??? Mi sarebbero servite almeno 40.000 capsule di diversi colori, e avrei impiegato anni.
Nonostante questo l’idea non abbandonava la mia mente, e ho iniziato ugualmente a fare le bozze, con disegni tipici di un ricamo a punto a croce.
Poi come recita il mio primo pannello “Pensa, Credi, Sogna, Osa e non mollare!” grazie al passaparola e all’aiuto di un amico d’infanzia di mio marito, proprietario di una fabbrica di macchine per il caffè, sono riuscita e realizzare questa FOLLIA!
Il classico aiuto della provvidenza… grazie alle capsule delle prove macchina della fabbrica sopracitata sono riuscita in un anno e mezzo ad assembrare i pannelli, lavorando prevalentemente di notte.“
La presentazione del progetto Follia, un murales differente si è tenuta a Cavriago il 19/12/2021 e successivamente, il murales è rientrato nel programma Cavriago Land Art.
Katja riguardo al nome del progetto afferma che: la definizione “Follia” è la prima che mi è venuta in mente, anche perché la mia stessa famiglia mi diceva che era folle il solo pensarlo, be l’averlo realizzato penso ne sia la conferma!
“Una follia tale che ho pensato di proporre il progetto al Guinness World Records!
La candidatura è stata accettata nel 2021 ma poi mi è stato detto che dovevo creare delle congiunzioni per i pannelli rendendo il tutto un opera continua.
Ora ci sto lavorando e dopo si vedrà quale sarà la valutazione finale.“
Murales differente a Reggio Emilia
I tredici pannelli che prendono una lunghezza di 60 metri hanno come tema principale le api ma anche la natura nel suo insieme.
Le api in se vanno tutelate in quanto esseri fondamentali per la biodiversità del nostro pianeta, esse garantiscono il 35% della produzione globale di cibo.
Katja ha voluto regalare, a tutti coloro che si recheranno ad ammirarla, un opera che rappresenti anche un momento di estrema riflessione sulle condizioni in cui versa oggi la terra.
Qui di seguito vado in breve a spiegarvi i pannelli:
La famiglia:
Il pannello rappresenta la famiglia Allodi, e per famiglia l’artista rappresenta l’esempio basilare per il rispetto di sé, degli altri e di ciò che ci circonda
L’albero della Vita:
L’esempio del legame indissolubile tra l’uomo e la natura.
Abbi cura delle Api e non solo di loro/ Bee Care and not only:
Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta.
Una mano tesa ad accogliere/#allodilovers:
il pannello è ispirato all’opera di Nicla Ferrari “Frammento 1°” la mano che in questo caso si prende cura di insetti e farfalle che svolgono in natura un ruolo vitale per l’intero ecosistema.
Biodiversità / Biodiversity:
I piccoli amici che popolano prati e natura sono le sentinelle dell’ambiente in cui viviamo e bisogna tutelarli.
Apicoltura:
Il mondo magico e affascinante delle api
Il nostro mondo/Our World:
I fiori e il loro polline alla base della vita
L’altra mano:
Di un ipotetico abbraccio che sostiene il filo sottile della vita, il soggetto del pannello è ispirato dal dipinto posto sul muro del Circolo di Cavriago (2016-Mister Dada).
Tempo scaduto, stai attento/Time Out, be careful:
Un monito per correggere i nostri comportamenti evitando effetti disastrosi per il pianeta.
Senza api…SOS:
Un orologio indica il poco tempo che rimane allo scoccare della fatidica mezzanotte, che rappresenta anche lo scoccare della scomparsa delle api.
Deadvlei:
Prima l’albero della vita poi un albero secco…
Rifletti:
L’ultimo pannello invita alla riflessione come conclusione del percorso traendo ispirazione dal cimitero Napoleonico presente in paese.
Spero che l’articolo vi sia piaciuto e vi abbia fatto venire la voglia di andare ad ammirare personalmente il murales…
Se così fosse recatevi in via Cavour, 4 a Cavriago (RE)
Potete telefonare al 346 9664012 e chiedere anche una visita al laboratorio di Allodi e allo Shop.
Il murales di Mr. Dada lo troverete invece alla Cremeria, in via Guardanavona, 9 insieme ad altri graffiti di diversi artisti tra i quali gli ormai rinomati Collettivo Fx.
Per vedere altri Murales interessanti in Emilia fate un salto nel bellissimo borgo di Lavacchio in Appennino Modenese.
Venitemi anche a trovare su Instagram e Facebook per vedere video, reel e info della mia bella Emilia.
3 commenti
Monica
Fantastici questi murales! Da vedere sicuramente! Grazie per averlo condiviso con noi Giovanna!
Giovanna
Ciao Monica contenta che ti piacciano, se ti capita consiglio una visita di persona poi la conoscenza dell’artista e l’assaggio del miele ti conquisteranno completamente!
Giovanna
Grazie a te Monica, sono contenta tu abbia apprezzato!