Attività gratuite imperdibili a Reggio Emilia
Eccovi una guida completa ad alcune attività gratuite imperdibili di Reggio Emilia!
Reggio Emilia ha svariati Musei da visitare gratuitamente per conoscere la storia della città come ad esempio i Musei Civici.
In questa prima settimana di Maggio e per tutto il mese fino all’11 Giugno, Reggio Emilia diventa “Capitale della Fotografia”.
Tanti i luoghi nei quali fermarsi ad ammirare fotografie di artisti provenienti da tutta Europa.
Sempre parlando d’arte visitare il raffinato e moderno museo della “Collezione Maramotti”, vi lascerà sicuramente un ricordo indelebile, di una delle famiglie di imprenditori locali più conosciute al mondo.
E per gli appassionati di poesia sarà bello scoprire la residenza estiva di uno dei poeti più rappresentativi del rinascimento italiano, nato proprio a Reggio Emilia.
Attività gratuite imperdibili a Reggio Emilia: Visita ai Musei.
La realtà più rappresentativa che permette al turista di conoscere la storia di Reggio Emilia dal Paleolitico all’Ottocento sono sicuramente i Musei Civici.
Un’ sistema museale costituito da cinque sedi:
- Palazzo dei Musei, Museo del Tricolore, Galleria Parmeggiani, Museo di storia della Psichiatria, Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara;
- due sedi monumentali: Il Mauriziano, Chiostri di San Pietro e la Biblioteca delle Arti.
Tra questi andrò nello specifico a consigliarvi:
Palazzo dei Musei:
Uno dei miei musei preferiti in assoluto costituito da due piani visitabili, contenenti raccolte e collezioni di grandi nomi della storia e della cultura reggiana tra i quali:
Gaetano Chierici, Lazzaro Spallanzani e il più contemporaneo Luigi Ghirri.
Il primo piano ospita dal 1830 collezioni archeologiche facenti parte soprattutto della collezione di Don Gaetano Chierici, il suggestivo atrio dei mosaici con il Portico dei Marmi e la Sala Regium Lepidi.
Sempre al primo piano in mezzo ai tanti animali imbalsamati provenienti da svariati parti del mondo, troviamo la dedicata alla storia naturale rappresentata in parte dal biologo e sacerdote Lazzaro Spallanzani.
Dentro alle vetrine disposte lungo i corridoi troverete numerose specie anatomiche, umane, botaniche e minerali.
Soffermatevi nell’androne prima di salire al secondo piano per ammirare quella che è stata classificata tra i più antichi idoli del Paleolitico, la Venere di Chiozza.
Il secondo piano della nuova ala dei Musei Civici studiato da Italo Rota è composto da quattro gallerie disposte a quadrilatero che propongono al visitatore un viaggio attraverso gli oggetti e i ritrovamenti.
Un itinerario presentato con moderne installazioni e luci, che dalla preistoria conduce il visitatore fino ai dipinti del periodo 1500-1800, passando per l’epoca romana e il dominio estense, senza dimenticare la nascita della bandiera tricolore.
Il percorso termina con l’esposizione del grande patrimonio fotografico di Luigi Ghirri al quale Palazzo dei Musei ha deciso di destinare spazi permanenti.
A tale scopo per tutto il mese di Maggio e la prima settimana di Giugno potrete ammirare la mostra del Festival di Fotografia Europea 2023 “Un piede nell’Eden”, Luigi Ghirri e altri sguardi.
Palazzo dei Musei si trova in via Spallanzani, 1, la visita è gratuita e l’orario di apertura durante l’anno è dal martedi al giovedi dalle 10:00 alle 13:00 e dal venerdi alla domenica dalle 10:00 alle 18:00.
Museo del Tricolore:
L’allestimento museale attuale inaugurato il 7 gennaio del 2004 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e curato da Maurizio Festanti era inizialmente di una sola sezione che andava dal 1796 al 1814.
Questi ultimi anni furono cruciali per la nascita della bandiera italiana a Reggio Emilia.
Nel 2006 viene inaugurata una seconda sezione che narra il proseguo della storia della bandiera che dal 1820 ci conduce alla conquista dell’Indipendenza e dell’unità d’Italia.
Dal 2017 invece per l’occasione dei 220 anni dalla nascita del tricolore, un nuovo percorso espositivo va ad arricchire il museo.
La reinterpretazione del Tricolore ideata da Deanna Veroni e realizzata da 90 artisti aderenti al progetto si può ammirare nella sala d’ingresso al Museo posta sotto i portici di Piazza Casotti.
Imperdibile è anche la sala del tricolore, da sola vale il viaggio a Reggio Emilia.
Quella che ad oggi viene utilizzata come sala per consigli comunali e per la celebrazione di unioni (matrimoniali), anticamente fu il luogo nel quale il 7 gennaio del 1797 nacque il tricolore.
La Sala del Tricolore si trova in Piazza Prampolini, 1, la visita è gratuita ed è possibile effettuarla durante l’apertura del Museo, oppure telefonando allo 0522 456586/456272.
Museo della Storia della Psichiatria:
Un museo con una storia antica, che pensate un po’ si trova all’interno di un grande padiglione dal nome San Lazzaro, nel quale si trovava anche la scuola nella quale mi sono diplomata, l’Ipsia Odontotecnici.
All’interno del padiglione, costituito da grandi viali alberati, prima della chiusura dei manicomi avvenuta in seguito alla legge Basagli (1996), vi erano diversi reparti psichiatrici.
In uno di questi, Lombroso, venne istituita nel 1875 dal direttore Carlo Livi una collezione.
Lo scopo era di mostrare progressi, scoperte e applicazioni in ambito psichiatrico, e l’Istituto di Reggio Emilia era da esempio a molti istituti italiani.
Il Museo è costituito da due piani e ricco di strumentazioni e oggetti provenienti dal patrimonio storico dell’Ex San Lazzaro.
Tutto qui chiede, silenzio, rispetto e ascolto…
…a mio avviso estremamente toccanti le celle atte a ospitare i malati psichiatrici, ma anche tra i tanti dettagli e oggetti, i grafiti che appaiono come incisioni sui muri d’entrata dell’edificio realizzati dagli stessi ricoverati.
Il museo della Psichiatria è visitabile dalle 15:00 alle 18:00 ogni sabato.
L’ingresso è gratuito, è possibile effettuare visite guidate su prenotazione, per info dettagliate telefonare al 0522 456816.
Sede Monumentale imperdibile a Reggio Emilia, il Mauriziano
Gli appassionati di poesia sapranno che qui a Reggio Emilia in fatto di poemi cavallereschi non ci facciamo mancare nulla…
Oltre a Ludovico Ariosto possiamo citare Matteo Maria Boiardo padre assoluto del poema d’amore e d’armi.
Il Mauriziano è la casa in cui Ludovico Ariosto passò gran parte della sua infanzia, la villa prende il nome dalla vicina chiesa di San Maurizio.
Anche dopo il trasferimento a Ferrara, tornerà spesso in quella che lui considerava la casa di villeggiatura.
Gli interni del Mauriziano di epoca rinascimentale sono finemente affrescati.
L’entrata al complesso è coronata da un arco ad un solo fornice in cotto del XVI secolo, da qui parte un viale alberato di 250 metri che porta alla villa del Mauriziano.
Informazione importante: Il complesso del Mauriziano al momento è in ristrutturazione, tornerà visitabile a fine mese e nei periodi estivi nel suo ampio parco si svolgeranno spettacoli e concerti.
La Villa si trova in via L.Pasteur, 11 prima di entrare nel centro di Reggio Emilia, gli interni del Mauriziano sono visitabili solo durante eventi e mostre.
E’ tuttavia bello passeggiare nell’ampio parco della villa ammirandone il torrente dal quale prende il nome l’ampio parco che circonda l’edificio chiamato: Parco del Rodano.
Attività gratuite imperdibili a Reggio Emilia: Circuito OFF Fotografia Europea.
C’è un periodo dell’anno, tra Aprile e Maggio solitamente, nel quale Reggio Emilia diventa capitale della fotografia.
Quest’anno buona parte delle mostre sarà usufruibile fino all’11 Giugno.
In questa edizione 2023 la città si è animata come non succedeva da tempo, di amanti della fotografia provenienti da svariate parti d’Italia, ma anche da esperti, curatori, artisti.
Il Festival della Fotografia alla diciassettesima edizione è un appuntamento imperdibile, atteso da molti reggiani e non solo.
Costituito da una serie di mostre a pagamento (Circuito ON) e da una sezione libera e indipendente completamente gratuita (Circuito OFF), usufruibile girando la città e alcune location della provincia.
Le fotografie del circuito off sono allestite in diversi luoghi pubblici quali: gallerie, ristoranti, negozi, laboratori artigianali, ma anche studi privati e appartamenti.
Adoro questa parte di Festival che ti porta in luoghi inediti che difficilmente conosceresti.
Le due location di punta rimangono a mio avviso : Via Roma e la casa degli artisti in Via dei due Gobbi.
Il Tema delle foto di questa Festival 2023 è: Europa Matters/ Visioni di un identità inquieta.
Per quanto riguarda il Circuito ON imperdibile è la visita ai Chiostri di San Pietro, ex convento di immensa bellezza, nel quale potrete anche fare il biglietto per partecipare alle mostre a pagamento del Circuito ON.
Tutte le info le trovate sul sito di Fotografia Europea.
Visita alla Collezione Maramotti.
Fondata nel 2007 nello spazio originariamente occupato dalla casa di moda Max Mara.
Questa collezione di arte contemporanea prende il nome del fondatore della casa di moda sopracitata riconosciuta a livello internazionale, Achille Maramotti.
I primi due piani della casa museo sono dedicati alla collezione permanente costituita da diverse centinaia di opere realizzate dal 1945 a oggi rappresentanti alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali del secondo Novecento.
All’interno dell’ edificio sono presenti anche un archivio e una biblioteca d’Arte che comprendono oltre diecimila oggetti tra volumi, cataloghi, saggi ecc…
Informazioni:
La Collezione Maramotti si trova in Via Fratelli Cervi, 66 a Reggio Emilia
Le visite sono sempre gratuite.
Orari di inizio visita della collezione permanente: giovedì e venerdì ore 15.00; sabato e domenica ore 10.30 e ore 15.00.
L’accesso alle mostre temporanee è libero giovedì e venerdì dalle 14.30 alle 18.30; sabato e domenica dalle 10.30 alle 18.30.
Il percorso museale è agibile anche a persone con difficoltà motorie.
Ultimo e prezioso consiglio non andatevene da Reggio Emilia senza prima aver:
Visitato la splendida Basilica della Ghiara, uno fra i più artistici santuari mariani d’Italia, nato grazie alle tante offerte dei fedeli reggiani, riconoscenti verso la beata Vergine Maria per gli straordinari e numerosi benefici ricevuti, maggiori dettagli li trovate qui.
E Dulcis in fundo non dimenticate di assaggiare una vera tipicità reggiana che non può non piacere, l’Erbazzone!
Vi aspetto nei commenti e se proverete anche solo una delle esperienze qui descritte potete scrivermi qui sotto o in dm sui social, sono presente su Facebook, Instagram e Pinteres.